Pedaggi autostradali, scoppia il caso tra Salvini e Meloni: il rincaro viene ritirato, ma resta alta la tensione nella maggioranza di governo
Si accende lo scontro politico nella maggioranza di governo sul tema dei pedaggi autostradali 2025. Dopo l’annuncio del rincaro e le polemiche scoppiate nei giorni scorsi, il vicepremier Matteo Salvini ha deciso di ritirare l’emendamento al Decreto Infrastrutture, provocando la dura reazione della premier Giorgia Meloni. Lo scontro sui pedaggi si aggiunge a una lunga serie di tensioni tra Lega e Fratelli d’Italia, alimentando le frizioni nel governo.
Pedaggi autostradali, la scintilla tra Salvini e Meloni
Il rincaro sui pedaggi era stato proposto per raccogliere circa 90 milioni di euro necessari a coprire il fabbisogno di Anas. La misura, però, ha scatenato una bufera politica e il ritiro immediato da parte di Salvini ha fatto infuriare Meloni.
Il Corriere della Sera riporta che la premier avrebbe definito “pazzesco” il comportamento di Salvini, che prima avrebbe voluto il rincaro e poi avrebbe scaricato la responsabilità sugli alleati.
Accuse incrociate tra Lega e Fratelli d’Italia
Dietro le quinte, i due leader si accusano a vicenda:
- Salvini sostiene che l’emendamento era stato condiviso da tutta la maggioranza.
- Fratelli d’Italia ribatte che la proposta era una scelta personale di Salvini.
Il Carroccio non ha gradito le prese di distanza di FdI, viste come un “colpo basso” per lasciare solo il ministro dei Trasporti a incassare le critiche.
Un caso che agita la maggioranza
Lo scontro sui pedaggi non è isolato. Le tensioni tra Salvini e Meloni si moltiplicano:
- Scontro sul terzo mandato per i governatori;
- Divergenze su difesa, immigrazione e infrastrutture;
- Polemiche sulle candidature alle Regionali e sullo ius scholae.
Il gelo politico si è visto anche nella gestione dell’America’s Cup a Napoli, dove De Luca e Manfredi si sono lamentati per l’esclusione dalla cabina di regia.
Cosa prevedeva il rincaro dei pedaggi autostradali 2025
L’emendamento prevedeva:
- Un aumento di 1 millesimo di euro al chilometro per tutte le classi di veicoli;
- Un costo aggiuntivo di 1 euro ogni 1.000 km;
- Un impatto su milioni di automobilisti italiani a partire dal 1° agosto 2025.
L’epilogo: emendamento ritirato dopo le proteste
Dopo la rivolta di consumatori e opposizione, Salvini ha chiesto il ritiro dell’emendamento. La decisione è stata comunicata il 4 luglio, con il via libera da parte dei relatori di Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia.
Lo scontro sui pedaggi autostradali 2025 si aggiunge alla lunga lista di tensioni nella maggioranza Meloni-Salvini-Tajani. Nonostante il ritiro del provvedimento, il caso lascia strascichi politici e il clima nel governo resta incandescente.