Marco Travaglio ordina, i suoi soldatini eseguono.

Il bersaglio del momento è Massimo Giletti. La ragione? Presto detto: ha "disturbato" i grillini con la bomba su Alfonso Bonafede, sganciata da Nino Di Matteo a Non è l'arena. E dato che il caso crea non pochi problemi anche a Giuseppe Conte, ecco che contro Giletti partono le bastonate di Travaglio. Come? Presto detto, con una vignetta disgustosa pubblicata in prima pagina sul Fatto Quotidiano e firmata da Mannelli. Nell'immagine si vede un Giletti deforme intento a spargere schizzi di escrementi. A spiegare il disegno, il commento: "Non è Giletti, è Shpalman! Che shpalma la mer*** in faccia. Aiuto arriva Shpalman che tutti ci shpalmerà". Il riferimento di tal porcheria è a una canzone di Elio e le storie tese. La "mer*** spalmata in faccia", ovviamente, sarebbe il caso con cui ha messo all'angolo Bonafede. Per Travaglio è vietato criticare i grillini. E chi si permette di farlo viene ricoperto di mer***... Clicca qui per vedere la VIGNETTA  

Ma massimo Giletti non ci sta e rincara: "Mi minacciate per il caso-Bonafede? Appuntamento a domenica"

“A chi mi minaccia dico che domenica prossima ne riparlerò a Non è l’Arena”. Massimo Giletti torna a parlare del caso Di Matteo e promette di portare avanti la sua battaglia affinché su faccia luce sul presunto scandalo della giustizia rivelato nel corso della sua trasmissione. Il magistrato ha raccontato al conduttore di La7 di aver ricevuto da Alfonso Bonafede la proposta di guidare il Dap, salvo poi scoprire che il ministro aveva cambiato idea dopo aver saputo che Di Matteo era sgradito a importantissimi boss mafiosi detenuti in carcere. “Si è tenuto dentro questa cosa per due anni - ha dichiarato Giletti a L’aria che tira - io sono molto amareggiato, sto ricevendo insulti, minacce da troppo tempo. Adesso mi sono rotto le scatole. Dico subito a chi mi minaccia che domenica tornerò a parlare di questa storia (Libero). Leggi anche: L' Informazione come dovrebbe essere, la tv che ci piace. Seguici su Facebook: 41esimoparallelo
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Bonafede: “Finita l’emergenza sanitaria, boss mafiosi di nuovo in cella”.