Lui la invita a trascorrere insieme la notte dopo un concerto, lei rifiuta così viene violentata e uccisa. E' la tragica fine di
Keeley Bunker, ventenne dello
Staffordshire, Regno Unito. La ragazza è stata violentata e uccisa da
Wesley Streete, un coetaneo considerato dalla vittima un caro amico. Il giovane non ha digerito il rifiuto dell'amica e ha perso il completamente il controllo della situazione. Adesso sarà la giustizia a regolare i conti con il presunto assassino. Il corpo della ragazza è stato trovato il giorno dopo il fatto nel parco di Wiggington.
Streete non accetta un no come risposta
Keeley riteneva il ragazzo "solo un amico", ed ecco quanto è bastato a scatenare l'ira di
Streete. "
Voglio tornare a casa". Secondo i media britannici sarebbero queste le parole della giovane che hanno anticipato la furia omicida. E' stato lo zio di lei a scoprire il corpo senza vita della Bunker.
La scoperta raccapricciante dello zio
Il parente, allarmato dalla scomparsa della nipote, ha iniziato a chiedere in giro notizie sulla giovane. Nessuno sapeva che fine avesse fatto Keeley. Così, stanco di aspettare, lo zio decide di cercarla in prima persona. Arrivato al parco di Wiggington, ecco l'orrido presagio. In un primo momento lo zio trova il telefono della giovane lungo il suo cammno. Lì capisce che è successo qualcosa. Poi scopre il corpo senza vita incastrato tra i rami del parco. La ragazza sarebbe morta a seguito di uno strangolamento.
Insomma, ancora un episodio di violenza contro le donne. Una vera e propria piaga del nostro tempo, un male che non si riesce a debellare con armi come la cultura e la sensibilizzazione mediatica.
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