Dramma a Napoli, sparatoria in pieno centro: i proiettili sfiorano una bimba di 8 mesi
Una stesa che poteva tramutarsi in ben altro. Un episodio che ricorda quello della piccola Noemi, ferita in piazza Nazionale durante un agguato di camorra. E invece questa volta i proiettili sono stati esplosi a Forcella.
Era ieri sera quando colpi di pistola esplosi ieri sera in vico Scassacocchi, presso l’abitazione della sorella di Carmela Marzano, moglie dell’ex boss di Forcella Luigi Giuliano. A riportarlo Stylo24.
I proiettili hanno sfiorato il seggiolone dove si trovava fino a qualche momento prima la figlia della donna. Una bimba di otto mesi. L’altra figlia, adolescente, era già a letto. Vi è da dire che la donna non ha alcun legame con la criminalità organizzata.
Secondo gli inquirenti l’episodio potrebbe essere legato in qualche modo alla recente scarcerazione di Salvatore Giuliano junior condannato per l’omicidio di Annalisa Durante. Dopo aver scontato la pena, si è fatto rivedere e, in coincidenza con la sua scarcerazione, sono riprese le azioni violente. Fonte: Internapoli
25 luglio 2020 - Agguato a Napoli, sparatoria in strada: “Volevano rapinarmi”
Un uomo è stato ferito a colpi di arma da fuoco a una gamba in circostanze non ancora chiarite nella zona orientale di Napoli. Alla polizia, il ferito -, che è stato trasportato alla clinica VIlla Betania – ha detto di essere stato colpito durante un tentativo di rapina da due sconosciuti, giunti a bordo di una moto, che lo hanno avvicinato mentre era alla guida di uno scooter. Il racconto è al vaglio della polizia. Il ferito è stato colpito da un proiettile al polpaccio.
Succedeva lo scorso 21 luglio. Agguato a Napoli, sparatoria in strada: ci sono feriti
Agguato a Ponticelli, periferia est di Napoli, dove nella tarda mattinata di oggi, intorno alle 12.45, due pregiudicati sono stati feriti a colpi d’arma da fuoco da un commando entrato in azione in a bordo di uno scooter. Come riportato dal giornale Il Riformista, l’episodio è avvenuto in via delle Villa Romana, nei pressi della sede del Giudice di Pace e a pochi passi dal Lotto Zero.
I feriti
I due feriti, Marco Cozzolino, 30enne residente a Napoli, e Andrea Attanasio, 35enne residente a San Giorgio a Cremano, sono stati trasportati d’urgenza al vicino pronto soccorso dell’ospedale del Mare.
Cozzolino ha riportato la frattura della tibia, Attanasio è stato raggiunto da un proiettile che è entrato dall’addome e fuoriuscito dalla schiena non lesionando organi vitali. Entrambi sono ricoverati in prognosi riservata ma non in pericolo di vita.
Sulla vicenda sono in corso le indagini della Squadra Mobile di Napoli, guidata dal primo dirigente Alfredo Fabbrocini. Sul luogo dell’agguato, dopo una prima segnalazione dei carabinieri, i poliziotti della Scientifica hanno ritrovato cinque bossoli e una ogiva che si è andata a conficcare nel parabrezza di un’auto parcheggiata in zona.
Una prima ricostruzione
Secondo una prima ricostruzione, si tratterebbe di un vero e proprio agguato di camorra. I killer hanno provato a uccidere Attanasio senza però centrare il bersaglio. Quest’ultimo è un volto noto della criminalità organizzata napoletana: è ritenuto dagli investigatori organico al clan Troia, operante proprio a San Giorgio a Cremano, e vicino alla potente cosca dei Mazzarella.
Paura a Napoli, positivo al Coronavirus va in palestra: scattano le restrizioni. Gli iscritti sono stati contattati dall’Asl
Positivo al coronavirus in una nota palestra di Fuorigrotta, a Napoli. Scatta l’allerta: decine di clienti sottoposti a tampone. E’ quanto raccontato dal giornale “Il Riformista”.
Napoli, positivo in palestra: tamponi di massa a tutti
Sarebbero decine le persone contattate dall’Asl che ha ricevuto dalla palestra in questione l’elenco degli iscritti entrati in contatto con l’uomo risultato contagiato. Tra di essi anche un avvocato 32enne, per fortuna risultato negativo.
Tutti quelli in attesa dell’esito del tampone sono in isolamento fiduciario. La palestra, invece, ha riaperto i battenti dopo aver chiuso un giorno per consentire l’attività di sanificazione. La notizia intanto ha cominciato a circolare anche tra i clienti non contattati direttamamente dall’Asl.
Hanno puntato il dito contro i gestori della plaestra perché non avrebbero ricevuto alcun tipo di comunicazione circa l’esposizione ai rischi del contagio.
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