Sabrina Beccalli è scomparsa la mattina di Ferragosto, mamma di un figlio di 15 anni. Le ricerche proseguono senza sosta. MILANO, 18 AGO - La Procura di Cremona, guidata da Roberto Pellicano, ha disposto il sequestro dell'abitazione di Sabrina Beccalli, la 39enne scomparsa da Crema la mattina di Ferragosto e la cui auto è stata ritrovata bruciata nelle campagne di Vergonzana, sempre nel Cremasco. E sono iniziati i rilievi scientifici all'interno della casa per cercare di risolvere il giallo della sparizione della donna. Allo stesso tempo, nell'indagine, condotta dal Nucleo operativo del comando provinciale dei carabinieri di Cremona e che al momento non ipotizza reati a carico di indagati, investigatori e inquirenti stanno ascoltando numerosi testimoni, tra amici, familiari e conoscenti della donna, separata e con un figlio di 15 anni. Il Figlio quella mattina, lo aveva accompagnato a Milano da alcuni amici. Beccalli avrebbe dovuto poi raggiungere il figlio e gli altri in provincia di Bergamo per il pranzo di Ferragosto, ma non è mai arrivata. Fonte ANSA

La rissa a metà luglio

Dalle indagini è emerso che a metà luglio il compagno di Sabrina Beccalli  era stata coinvolto in una rissa con un altro uomo con un accoltellamento. Si pensa che fra la Beccalli e quest'altro uomo ci fosse una relazione. Le indagini proseguono ripartendo proprio da questo episodio molto rilevante.

Viviana Parisi, il piccolo Gioele era in auto con la mamma. La scoperta nei video

“Dal video di Sant’Agata di Militello si capisce che Gioele era vivo: si vede la faccia e si vede che e’ vivo. L’immagine e’ chiara. E questo rende piu’ fondata l’ipotesi che nell’incidente stradale il bambino fosse con la madre. Parliamo di ipotesi perche’ c’e’ un ‘buco’ di 10 minuti”. Lo ha detto il procuratore di Patti, Angelo Cavallo, sulle indagini sulla morte della dj Viviana Parisi e sulla scomparsa del figlio della donna, Gioele, di 4 anni. (ANSA)

Viviana Parisi, una famiglia di turisti si è fermata per soccorrerla: “Si facciano vivi”

Una famiglia, composta da padre, madre e due figli adolescenti a bordo di una “berlina grigia metallizzata” o comunque “di colore chiaro”. Sono loro i testimoni che lo scorso 3 agosto si sono fermati per soccorrere Viviana Parisi, la deejay di 43 anni trovata poi morta nei boschi di Caronia (Messina). A lanciare un nuovo, accorato, appello è ancora il Procuratore di Patti (Messina) Angelo Vittorio Cavallo, parlando con i giornalisti davanti al tribunale. “Si tratta di un uomo, una donna e un ragazzo e una ragazza -dice- Il padre era quasi calvo, abbronzato e indossava una maglietta arancione. La donna ha sui 45 anni, indossava un vestito blu”. “Hanno fatto un’opera meritoria – dice – spero che si facciano vivi adesso”. (Adnkronos) Leggi anche Caso Viviana Parisi: nessuna novità nel sopralluogo in un casolare
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