Nuova ordinanza in Campania, la rabbia contro De Luca: "Saltati matrimoni e comunioni"

«Non siamo noi gli untori! Fin qui mai un positivo dovuto ad una cerimonia. Siamo un settore colpito ripetutamente senza avere colpe. Per bloccare la movida si colpiscono le cerimonie mettendo nuovamente in ginocchio un segmento della ristorazione che a fatica provava a ripartire. Siamo all’assurdo». Così i cuochi campani dopo l’arrivo della nuova ordinanza anticovid del governatore Vincenzo De Luca. Duro l’intervento del presidente, Luigi Vitiello dell’Unione regionale dei cuochi della Campania che subito dopo la diffusione delle prime notizie sul contenuto del provvedimento, si legge in una nota, « è stato letteralmente subissato dalle telefonate di protesta ed indignazione giunte da tutti gli iscritti della regione». «Basta con questi provvedimenti calati dall’alto nel giro di poche ore. Lo sa De Luca che per domani erano previste centinaia di cerimonie come matrimoni, comunioni, compleanni e via di questo passo e che grazie alla sua improvvisa ordinanza le strutture dovranno gettare merce per migliaia e migliaia di euro? Lo sa De Luca che saranno licenziati, o se va bene, messi in cassa integrazione centinaia di persone? Chi paga? La Regione? Sarebbe il caso visto che per fermare chi scorrazza sul lungomare o nei vicoletti si colpisce indiscriminatamente l’intero settore», prosegue la nota. «L’ordinanza n.75 firmata dal presidente Vincenzo De Luca va ritirata. Il settore cerimonie e ristorazione non c’entra nulla con la movida. Con questo provvedimento che impone – conclude – lo stop alle cerimonie con oltre 20 ospiti rischiano di fallire centinaia di aziende ristorative, questa la realtà. Come cuochi campani siamo pronti a contrastare l’ordinanza in ogni modo».

In Campania ordinanze sempre più restrittive, De Luca: “Situazione grave, misure di estrema urgenza”

“L’aggravarsi della situazione e il trend in atto impongono di adottare misure di estrema urgenza, adeguatrici e aggiuntive rispetto a quelle vigenti, per evitare il piu’ possibile episodi di contagio”. È quanto si legge nell’ordinanza firmata dal governatore della Campania Vincenzo De Luca che introduce nuove misure per contenere il contagio da Covid-19. In particolare, c’e’ una stretta sulla movida, con il divieto di consumare bevande alcoliche all’aperto o venderle per l’asporto dopo le 22, e sulle cerimonie, a cui potranno partecipare soltanto 20 persone. Stop a sagre e fiere. Aggiornati anche i protocolli di sicurezza per i settori di cinema, spettacoli dal vivo, wedding, locali e ristoranti. Per gli spettacoli dal vivo, ad esempio, imposte distanze interpersonali da 1,5 e 2 metri tra direttori d’orchestra e componenti del coro.

Al cinema

Al cinema obbligo di coperture monouso per i sediolini in moquette. Durante i ricevimenti non saranno consentiti i buffet. Ai tavoli di locali e ristoranti non potranno sedere piu’ di sei persone. Le attivita’ che violano le misure previste nell’ordinanza e nei protocolli rischiano sanzioni e la chiusura dell’esercizio fino a 30 giorni. Obiettivo del presidente della Regione e’ limitare temporaneamente quelle attivita’ che possano favorire “un piu’ alto rischio di determinazione di assembramenti particolarmente pericolosi” e di “sviluppo di focolai familiari innescati da giovani positivi asintomatici”. De Luca definisce la diffusione del contagio in Campania “particolarmente pericolosa” in considerazione “dell’altissima densita’ abitativa di diverse aree della regione”. Si specifica, inoltre, che attualmente la Campania (nei report del ministero della Salute aggiornati il 22 settembre) ha un indice RT pari a 1,1, mentre l’unita’ di crisi regionale attesta “un trend di incremento dei casi positivi, con ripercussioni sugli accessi ospedalieri sia in regime ordinario che intensivo”. (Nac/Dire) Leggi anche Influenza, la Campania è la prima regione a disporre dei vaccini. Le novità Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo
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