De Magistris punta il dito contro
De Luca. “Il presidente De Luca continua a reiterare l’idea che all’aperto è più pericoloso, che al chiuso e quindi nei locali dopo le 22 si può bere mentre all’aperto no. Davvero non comprendo”.
Così il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, rispetto al divieto di vendita di alcolici da asporto dopo le 22, misura contenuta nell’ultima ordinanza varata dal presidente della Regione Campania.
”I virologi ci dicono che al chiuso è più pericoloso rispetto che stare in spazi aperti, eppure De Luca all’aperto non ci fa stare”. ”Chiediamo al presidente un po’ più di serietà e di concretezza. I cittadini – ha aggiunto – hanno bisogno di risposte oltre che di ordinanze che possono essere in alcuni casi criticabili, in alcuni condivisibili e in altri parzialmente condivisibili”.
Le parole di De Magistris
«È venuto il momento in cui il presidente De Luca metta in campo un’operazione verità. Non è più il tempo di commentare vecchie ordinanze riproposte. Siamo sempre dietro a proclami.
Ad annunci allarmistici o a ordinanze che si revocano e si rimettono e ogni volta si scarica la responsabilità esclusivamente sui cittadini, sulle attività economiche produttive e commerciali».
Luigi de Magistris
Prova a far dimenticare i mali di Napoli, con il caos totale del traffico conseguente alla chiusura della galleria Vittoria per la mancata manutenzione, ormai da un decennio, da parte del Comune, attaccando il presidente della Regione sui contagi da Covid.
De Luca, penultima ordinanza prima di chiudere tutto
Lo stop alla movida con il divieto di vendere alcolici da asporto dopo le 22 e il limite di venti persone alle feste “è la penultima decisione prima di chiudere tutto”.
Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca a ‘Porta a Porta’. “Sono molto allarmato – ha detto De Luca – credo che dobbiamo aprire gli occhi e dire con chiarezza ai cittadini che siamo già nella seconda ondata dell’epidemia.
Ricordo che la Campania è la Regione che ha la più alta densità abitativa d’Italia e il 60% dei positivi oggi sono nelle Asl Napoli 1 e 2 e a Caserta cioé quelle a maggiore congestione abitativa”.(Internapoli)
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