Nuova ordinanza, De Luca chiude e blinda la Campania, ma a Napoli si continua a far festa. A Napoli, tra i quartieri Vomero e Chiaia, sanzionata una ditta di gestione di parcheggi che non aveva mai effettuato la sanificazione dei locali e non disponeva del registro per il rilevamento della temperatura del personale dipendente.

Scoperti anche 2 lavoratori in nero

Sono emerse anche situazioni quali il contrabbando di sigarette, la contraffazione marchi, l'uso personale e spaccio di sostanze stupefacenti.

Nel Napoletano

A Terzigno un opificio tessile di 45 metri quadrati gestito da un cinese con macchinari per la produzione e confezionamento di capi d'abbigliamento, 200 gomitoli di cotone, 1500 accessori, 1200 semilavorati e 23 sacchi di rifiuti contenenti scarti di lavorazione del peso complessivo di 690 kg. L'uomo e' stato denunciato per violazioni in materia ambientale e della sicurezza sul Lavoro. Nei quartieri San Lorenzo e Secondigliano di Napoli e a San Giuseppe Vesuviano, sequestrati, in quattro distinti interventi, quasi 21mila capi di abbigliamento, tra scarpe, giubbini, felpe ed etichette contraffatte di note griffe, nonche' 2 chili di 'bionde' di contrabbando. Denunciati 5 responsabili, un cinese e quattro napoletani, uno di quali risultato, peraltro, percettore del reddito di cittadinanza e segnalato all'Inps. Tra Giugliano e Melito di Napoli, sequestro di diverse centinaia di grammi fra hashish e sigarette di contrabbando denunciando due persone.

A Torre Annunziata

In via Piombiera e via Vittorio Veneto, zone tipicamente interessate dalla movida, sequestrati due slot machine in un'attivita' priva di autorizzazioni e denunciando il titolare per esercizio di gioco d'azzardo.

Denunciato anche il titolare di una sala giochi

Poiche' raccoglieva scommesse in forma abusiva e un avventore per partecipazione a gioco d'azzardo. Sanzionate infine 5 persone che si trovavano all'esterno di un locale per inosservanza del rispetto del distanziamento sociale. (AGI)

E’ in corso di pubblicazione una nuova ordinanza del presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, la numero 81

Con questa vengono confermate le disposizioni contenute nelle precedenti ordinanze fino al 13 novembre.

Per la scuola si attende oggi

Tra le misure non è inclusa la sospensione delle attività didattiche in presenza per le scuole primarie e secondarie. Questa sarà comunque oggetto di una nuova ordinanza (che dovrebbe essere firmata nella giornata di domani e comunque entro l’entrata in vigore del nuovo Dpcm) che confermerà l’orientamento della Regione Campania.

Le misure dell’ordinanza di De Luca

L’ordinanza numero 81 conferma quindi: il divieto di vendita con asporto per bar, ristoranti, pizzerie, gelaterie, pub, vinerie e simili dalle ore 21. L’obbligo di chiusura dalle ore 23 alle ore 5 per bar, pasticcerie, gelaterie e simili nei giorni da domenica a giovedì. Il divieto di feste e ricevimenti, anche conseguenti a cerimonie civili o religiose, con la partecipazione di invitati che siano estranei al nucleo familiare convivente, anche se in numero inferiore a 30; il divieto di aggregazioni e riunioni in forma di corteo, compresi i cortei funebri.

Si conferma la sospensione dell’Università

La sospensione delle attività didattiche e di verifica in presenza nelle Università, tranne quelle relative agli studenti del primo anno, dove già programmate in presenza dal competente Ateneo. La limitazione oraria tra le 6 e le 8.30 per l’attività di jogging nei centri abitati; confermato il divieto di sagre e fiere. L’obbligo per i gestori delle sale gioco e scommesse di consentire l’ingresso solo dopo misurazione della temperatura, vietando l’ingresso in caso di temperatura superiore a 37,5°C. La raccomandazione agli enti e agli uffici competenti di differenziare gli orari di servizio giornaliero del personale in presenza, assicurandone un’articolazione in fasce orarie differenziate e scaglionate, al fine di evitare picchi di utilizzo del trasporto pubblico collettivo e relativi affollamenti. Leggi anche: Campania alla deriva, ancora contagi: oltre mille casi tra Napoli e provincia Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo
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