Napoli. Sono da poco scattate le 23, ma la strada si incendia in rivolta e si scatena l'inferno. De Magistris resta indifferente durante la diretta Rai.

Rivolta in strada

Il coprifuoco sarebbe scattato dalle 23 di stanotte fino alle 5 del mattino, e così nei giorni a venire, fino al 13 Novembre. Se il solo coprifuoco aveva messo in allerta i titolari delle attività notturne, la dichiarazione nel pomeriggio del Presidente della Regione, deve aver inasprito considerevolmente gli animi. Vincenzo De Luca ha chiaramente annunciato: "Basta mezze misure, chiudiamo tutto!" seguito dalla parola "lockdown".

Flash mob in strada

Organizzato in rete. Un'incitazione alla ribellione civile, contro la sola ipotesi di lockdown, che avrebbe proposto lo sceriffo. E allora il corteo di protesta si è mosso dal centro storico di Napoli, passando per Via Medina, Piazza Municipio, Piazza Plebiscito, Santa Lucia e da Via Partenope per arrivare al lungomare.

Cori da stadio in strada contro lo Sceriffo

Il corteo ha più volte arrestato la marcia per bloccare il traffico. Lo striscione in testa al corteo recitava: "Tu ci chiudi e tu ci paghi". Una volta alla meta i cori contro De Luca sono diventati più cruenti e a nulla è valso il muro di celerini che gli si è parato davanti.

La resa dei celerini

L'invito delle Forze dell'ordine ad andare sotto la Regione, non ha fermato la rabbia delle persone in rivolta. Ai poliziotti è stato chiesto di togliere i caschi e di unirsi alla protesta. Gli scudi si sono abbassati e la polizia si è unita alla marcia.

Tafferugli e aggressioni

Nel mentre quello che era partito come un flash mob, una protesta pacifica all'imminente lockdown, si è trasformato in vera e propria guerriglia urbana. Oltre alle aggressioni contro chi riprendeva, è partita una vera e propria carica verso un'unità mobile esigua, presente al quartiere Santa Lucia. L'inquadratura punta al branco che si scaglia sulla camionetta della polizia, che comincia ad indietreggiare. Vola di tutto, dalle bottiglie ai fumogeni colorati. Sacchetti di immondizia vengono riversati in strada. La mandria di inferociti avanza per aggredire le forze dell'ordine e scacciarle dal territorio. Ormai la situazione è fuori controllo.

Titolo Quinto

Il tutto andava in onda a Titolo Quinto su Rai 3 e  Luigi De Magistris assisteva da telespettatore agli scontro in diretta. Lucia Annunziata scioccata dall'immobilismo di De Magistris, gli ha rivolto una domanda più che lecita: "Sindaco, ma non sarebbe meglio se lei andasse lì?". Lui, davanti alla propria città fuori controllo, ha replicato con un atteggiamento che non può che destare sgomento.

La "non" reazione di De Magistris

Sì posso pure andare, ma non è che posso andare dentro a uno scontro in questo momento, io starei un attimo più attento a capire che sta succedendo. Ma ora cosa devo fare?”. Per questa risposta non hanno tardato ad arrivare aspre critiche sui social. Leggi anche: Impennata di ricoveri in Campania. Ospedale al collasso: pazienti separati dai paraventi Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo
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