Concluse le elaborazioni dei recuperi di Reddito di Emergenza dall'Inps. Sono 31.557 le domande lavorate, delle quali 20.871 con esito positivo. Gli esiti delle elaborazioni sono disponibili all’interno della procedura del richiedente. Entro la metà di novembre saranno erogate le seconde mensilità di REm appena sbloccate. Inoltre verranno elaborate le domande della proroga di REm ad ottobre.
Lo riporta Internapoli. Gli esiti delle domande saranno consultabili all’interno della procedura. Il RdE, il contributo economico destinato alle famiglie in difficoltà economica causata del coronavirus, è contenuto nel Decreto Dignità del Governo di Giuseppe Conte.
La domanda doveva essere presentata entro il 30 giugno attraverso il sito dell’Inps o con l’assistenza dei patronati. La richiesta del contributo deve essere inoltrata con una Dichiarazione Sostitutiva Unica ai fini Isee, ordinario o corrente. Il documento servirà a verificare il valore dell’Isee e la composizione del nucleo familiare.
COME RICHIEDERE IL CONTRIBUTO
Il contributo del
decreto Rilancio corrisponderà circa
800 euro alle famiglie per due mesi;
840 euro qualora il nucleo sia composta da due adulti, due minorenni e un componente non autosufficiente.
CONTRIBUTI FINO A 840 EURO
Il
Reddito di Emergenza è destinato alle famiglie che hanno un
Isee inferiore ai
15mila euro. Il contributo oscillerà tra i
400 e gli
800 euro a seconda della composizione del nucleo familiare:
400 euro per i single, 560 euro per una coppia, 640 per una genitori con due figli maggiorenni, 480 euro per un genitore single con un bambino, 720 euro per una coppia con due figli.
REQUISITI PER RICHIEDERE IL REDDITO DI EMERGENZA
I requisiti per richiedere il
Reddito di Emergenza sono la
residenza in Italia al momento della domanda, verificata con riferimento al solo componente richiedente il beneficio. Un valore del
reddito familiare, nel mese di aprile 2020, inferiore a una soglia pari all’ammontare del beneficio. Valore del
patrimonio mobiliare familiare, riferito al 2019, inferiore a
10.000 euro.
La soglia è accresciuta di
5mila euro per ogni componente successivo al primo fino a un massimo di
20.000 euro. In presenza di un componente in condizione di disabilità grave o di non autosufficienza come definite ai fini
ISEE. Un valore
ISEE, attestato dalla
DSU valida al momento di presentazione della domanda, inferiore a
15.000 euro.
GLI ESCLUSI DAL REDDITO DI EMERGENZA
Saranno esclusi dal contributo i
detenuti, le
famiglie che beneficiano già del
Reddito di Emergenza o della
pensione di un loro componente. Coloro che hanno un contratto di lavoro dipendente con una retribuzione
che superi la soglia dell’Isee. I nuclei familiare che hanno già usufruito dei contributi del
Decreto Cura Italia. Fonte: Internapoli
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