Lunedì prossimo arriverà la decisione sull'eventuale riapertura in Campania delle lezioni in presenza per la scuola dell'infanzia e le prime classi della scuola primaria, eventualita' ipotizzata per martedi' 24 novembre.
Le Asl comunicheranno infatti dopodomani i risultati dello screening volontario in corso da giorni su operatori scolastici e piccoli alunni: sulla base dei dati e delle relazioni presentate, verranno assunte le decisioni in merito alla riapertura delle attivita' in presenza, "fatta salva, in ogni caso, la possibilita' per i singoli Comuni di decidere in autonomia in relazione a situazioni di specifica criticita' sui singoli territori". Le operazioni di screening proseguiranno anche nelle prossime settimane e verranno estese alle fasce della popolazione studentesca di eta' piu' elevata rispetto a quelle coinvolte finora. De Luca a quel punto, se la riapertura delle scuole sarà compatibile con la situazione epidemiologica in Campania, potrebbe emettere una nuova ordinanza.
Campania, la rivolta delle mamme “No Dad” contro De Luca: “Tampone fatto, il 24 si torna a scuola”
In Campania continuano le varie proteste dei genitori sull’apertura delle scuole, in merito all’ordinanza n. 90/2020 emanata dalla Regione, che predispone il rientro in classe – per le prime classi delle elementari e per le scuole dell’infanzia – per martedì 24 novembre.
Dalle proteste social, passando per i flash-mob, il malcontento dei genitori si fa sempre più sentire. Di fatto, le mamme e i papà più avversi alla Dad hanno dato vita a una vera e propria “protesta” presso l’Asl Napoli 1.
Campania, i genitori arrivano all’Asl Napoli 1
Presso l’ospedale del Mare, a Napoli est è possibile sottoporsi allo screening, su base volontaria per i bambini da 0 a 6 anni, le loro famiglie, il corpo docente, organizzato dalla Regione Campania per il rientro a scuola.
Ma le mamme No Dad non si arrendono all’idea, palesata dal governatore Vincenzo De Luca durante la diretta social del venerdì. Il 24 potrebbe slittare l’apertura delle scuole dell’infanzia e della prima elementare, contrariamente a quanto prevede l’ordinanza regionale.
E di fronte alla difficoltà di prenotazione, che dovrebbe svolgersi tramite numero verde – ma che ha avuto alcuni problemi di linea causati dal grande traffico di utenti – le mamme No Dad si sono recate ugualmente all’Asl Napoli 1 centro. Tutte in attesa del tampone.
Tamponi senza prenotazione
Nel dettaglio, spiega Lea Nocera: “Alcuni genitori sono venuti qui e hanno scoperto che la prenotazione, contrariamente a quanto era stato detto, non è obbligatoria”.
Di conseguenza: “Da qui è partito un passaparola tra i genitori che, anche senza riuscire a ottenere una prenotazione, si sono recati al presidio allestito dalla Asl Napoli 1 centro, attendendo il proprio turno”. Di lì a poco la protesta: “Davanti alla postazione, i genitori contrari alla didattica a distanza, hanno portato uno striscione. C’era scritto: ‘Tampone fatto, il 24 si torna a scuola’”.
La trafila all’Asl Napoli 1
Il problema, secondo Lea Nocera, è che: “Il servizio sarebbe dovuto arrivare anche prima, ma c’è una trafila per la difficoltà di prenotazione. Ancora oggi ci sono stati genitori che hanno atteso fino a 39 minuti per poter prenotare”.
E prosegue, attaccando la comunicazione della Regione Campania: “È stato detto che essendo questo screening su base volontaria, la colpa dei numeri bassi era delle famiglie che decidevano di non fare il test. E invece era una comunicazione sbagliata, molto probabilmente fatto di proposito”.
Al presidio, dunque, ci sono attualmente due file: una per chi dispone della regolare prenotazione, l’altra per chi ne arriva sprovvisto. “Funziona tutto in maniera molto agevole – conclude Nocera – Ci sono 4 postazioni per l’accettazione, e gli operatori che eseguono il tampone”. L’obiettivo dei genitori No Dad è palese. Sperano che dallo screening possa uscire un quadro tale da consentire la riapertura delle scuole e finalmente riconfermare il proseguimento delle lezioni online.
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