Nuova ordinanza De Luca, è quella definitiva. Tutte le direttive. C’erano state ieri delle anticipazioni relative all’ordinanza sulla riapertura delle scuole in Campania, anticipazioni e norme che hanno causato il panico. Nonché l'immensa disputa tra chi vuole in un certo senso tornare alla normalità e chi no.
Così arriva ancora una volta il chiarimento da parte del presidente della Regione Campania attraverso il testo ufficiale relativo all'ultima ordinanza in merito al rientro in classe.
Il testo dell'ordinanza
Questo il testo definitivo del provvedimento regionale che sancisce la riapertura degli istituti scolastici dal 25 novembre. Il ritorno in classe è per la scuola dell’infanzia e la prima elementare.
Fatta salva la sopravvenienza di ulteriori provvedimenti in conseguenza dell’evoluzione del contesto epidemiologico, con riferimento al territorio della regione Campania:
1.1. con decorrenza dal 25 novembre 2020, è consentita la ripresa delle attività in presenza dei servizi educativi e della scuola dell’infanzia (sistema integrato di educazione e di istruzione 0-6 anni) nonché l’attività didattica in presenza della prima classe delle scuole primarie.
E’ demandato alle ASSL territorialmente competenti il monitoraggio dell’andamento dei contagi e la comunicazione ai Sindaci dei dati di rispettivo interesse.
E’ consentito ai Sindaci
Sulla base di situazioni di peculiare criticità accertate con riferimento ai territori di competenza, l’adozione di provvedimenti di sospensione delle attività in presenza o di altre misure restrittive. Resta demandata ai dirigenti scolastici la verifica delle ulteriori condizioni, anche relative al personale in servizio, per l’esercizio in sicurezza dell’attività didattica in presenza;
1.2. per quanto non previsto dal presente provvedimento, resta confermata l’Ordinanza n.90 del 15 novembre 2020, ivi compresa la programmazione di screening su base volontaria relativi al personale, docente e non docente, e agli alunni delle classi dalla seconda alla quinta della scuola primaria e della prima classe della scuola secondaria di primo grado, e relativi familiari.
E’ dato altresì mandato all’Unità di crisi regionale di programmare
periodiche misure di screening relative al mondo della scuola, con modalità tali da consentirne la capillarità sul territorio.
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