Campania verso la zona gialla, ma De Luca chiude. Con molta probabilità, dal 20 dicembre la Campania dovrebbe rientrare nella nuova ordinanza del Ministro Roberto Speranza che prevede il passaggio dalla zona arancione a quella gialla
Si tratta del cambiamento più importante, dal momento che, in zona gialla, le restrizioni sono molto limitate rispetto alla pandemia che, attualmente, circola ancora velocemente tra la popolazione e in Campania registra oltre mille casi giornalieri.
De Luca
Di fronte a tale decisione del Governo, e alla possibilità di allentare le misure per i giorni festivi, il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, non è d’accordo ed è pronto a prevedere ulteriori restrizioni per contenere la pandemia.
L’idea del presidente campano
Sarebbe di rendere la Campania comunque zona arancione il 25, il 26 dicembre e il primo gennaio. Questo al fine di evitare una terza ondata nel nuovo anno.
Mentre il Governo vuole consentire spostamenti tra piccoli Comuni, De Luca è stato già chiaro. Nessun spostamento tra Comuni, ad eccezione di motivi di urgenza e necessità, sarà consentito in quei giorni. Mentre tutta Italia si avvia verso la zona gialla, quindi, la Campania può prevedere ulteriori restrizioni che, di fatto, la renderebbero ancora arancione.
Nuova ordinanza De Luca: tutti sugli attenti, altro che Natale
Fatta salva la sopravvenienza di ulteriori provvedimenti in conseguenza dell’evoluzione del contesto epidemiologico, con riferimento al territorio della regione Campania, con decorrenza dal 12 dicembre 2020 e fino al 7 gennaio 2021:
Test e controlli in stazioni e aeroporto
1.1. è dato mandato alle AA.SS.LL. di effettuare, in raccordo con l’Unità di Crisi regionale, controlli a campione della temperatura corporea dei viaggiatori in arrivo all’aeroporto di Capodichino (NA); nonché alle stazioni ferroviarie di Napoli, Napoli-Afragola, Salerno, Caserta, Benevento; nonché Battipaglia, Agropoli, Vallo della Lucania e Sapri, con treni che effettuano collegamenti interregionali, nonché di praticare test diagnostici in caso di temperatura superiore a 37,5° CC. Ovvero in presenza di sintomi, anche lievi, compatibili con il virus COVID-19 nonché tamponi molecolari in caso di positività allo screening;
1.2. ai viaggiatori in transito presso le stazioni indicate al precedente punto 1.1. è fatto obbligo di sottoporsi alla misurazione della temperatura corporea e agli screening disposti dalla competente Autorità sanitaria. Ovvero la temperatura superi i 37,5° CC secondo le modalità organizzate presso le singole stazioni, o altri luoghi, in conformità a quanto previsto con il presente provvedimento.
Rafforzato controllo delle forze dell’ordine
1.3. è fatta raccomandazione alle Autorità competenti di assicurare il rafforzamento dei controlli sul territorio regionale. Ivi comprese le stazioni di arrivo di cui al punto 1.1., al fine di rilevare eventuali arrivi o spostamenti in violazione delle vigenti disposizioni e dell’adozione dei provvedimenti consequenziali;
1.4. è fatto divieto di spostamenti presso le seconde case, ancorchè ubicate sul territorio regionale, salvo che per comprovati motivi di necessità o urgenza.
2. Per quanto non previsto dalla presente Ordinanza, restano applicabili le disposizioni di cui al DPCM 3 dicembre 2020. Nonché le disposizioni regionali vigenti alla data del presente provvedimento.
Antonio Salzano, direttore dell’Usmaf (Unita’ di sanita’ marittima, aerea e di frontiera) della Campania, descrive all’ANSA il primo giorno dei controlli decisi dall’ordinanza della Campania sugli arrivi in regione nell’approssimarsi del Natale.
“Controlliamo tutti con lo scanner – spiega Salzano – non e’ cambiato molto rispetto all’attivita’ dei giorni precedenti. All’aeroporto di Napoli siamo molti attenti, secondo quello che prescrive il dpcm nazionale e ora anche l’ordinanza della Regione che non e’ piu’ pesante su questo.
A tutti coloro che sbarcano rileviamo quindi la temperatura corporea e in caso sia maggiore di 37,5 provvediamo agli approfondimenti con i tamponi.
I passeggeri
Sono pero’ gia’ informati, credo che le compagnie aeree li avvertano delle procedure a cui dovranno sottoporsi al momento in cui acquistano il biglietto”.
Sulle ferrovie, oltre alla stazione centrale di Napoli ,i controlli sono partiti oggi anche a Napoli Afragola, Salerno, Caserta, Benevento, Battipaglia, Agropoli, Vallo della Lucania e Sapri, tutte le stazioni, cioe’, in cui arrivano treni ad alta velocita’.
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