Dopo il lungo Cdm di ieri sera del governo Conte, in poche ore sui social gli italiani hanno dimostrato il proprio pensiero a riguardo. "#Governodellavergogna, #Contedimettiti" sono solo alcune frase prime in classifica nei trend in Italia.
Il popolo social è unanime nel contestare le misure, a detta loro, troppo rigide che rischiano di mandare l'Italia al fallimento.
Tra i più scatenati c'è anche chi organizza una sommossa contro il governo Conte o chi usa come slogan "Italia rosso sangue". E poi, c'è anche chi ironizza: "Dietro un grande uomo c'è sempre una grande donna, dietro Conte c'è Casalino...".
L'accusa più gettonata è quella di non aver adottato le misure necessarie prima, ritrovandosi ora con l'acqua alla gola a fare scelte che mettono gli italiani in ginocchio, senza possibilità di scegliere e vedendosi privare la propria libertà.
L'indignazione di De Luca
Anche il governatore Vincenzo De Luca non è affatto d’accordo con il Dpcm di Natale, rilasciato dal governo Conte nella serata di ieri.
Le misure, poco rigide secondo il governatore De Luca, lo hanno fatto saltare dalla sedia. In particolare, il governatore non digerisce il fatto che ci siano state delle concessioni per quanto riguarda il cenone di Natale. “
Con gli anziani ai cenoni a gennaio tutti in ospedale” ha detto il presidente della regione Campania.
Per De Luca le nuove misure “scontentano tutti e allungano i tempi di fuoriuscita dalla pandemia. Consentire in questi due o tre giorni alle persone anziane di andare in famiglia non è un atto di generosità, ma un atto di idiozia, di irresponsabilità”.
Alla luce di tutto ciò, si attende da De Luca una stretta sui provvedimenti che la Campania adotterà, infatti, si attendono i nuovi divieti dello sceriffo.
Il pugno duro del governatore non si ammorbidisce: “
Non ci sarà nessuna deroga alla mobilità per i piccoli Comuni sotto i 5mila abitanti. Approveremo qualche altro provvedimento per bloccare la vendita di alcolici e tirare il freno al consumo anche di qualunque altro genere, in pubblico”.
Tornando a parlare del tanto discusso cenone, dice: “Farebbe piacere a tutti stare insieme in famiglia, ma farlo significa aprire le porte della terapia intensiva e della morte per tante persone anziane. Moltiplicate questo per milioni di famiglie e capite cosa significhi“.
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