Ginecologo sgozzato a Milano: svolta nel caso, cosa è successo
Continuano le indagini per la morte del ginecologo napoletano, ucciso gravemente a Milano, in seguito ad una rapina, forse, finita male. Il dottore, beneventano di nascita , ma napoletano d'adozione, era specializzato in fecondazione assistita con studio a piazza Cavour, molto conosciuto a Napoli. La notizia della sua morte ha destato sconforto nell'intera comunità, nonché dei suoi pazienti. L'inchiesta è condotta dal Nucleo Investigativo dei carabinieri e diretta dal pm Adriano Scudieri. Il delitto resta avvolto nel mistero. Sembra ormai sempre più improbabile l'ipotesi di una rapina finita male e si indaga sui motivi che hanno portato il professionista 65enne in Lombardia. Il suo cadavere è stato infatti trovato sotto un ponteggio per la ristrutturazione della facciata di un edificio di via Macchi, situato a pochi passi dalla stazione centrale, in una pozza di sangue, con il rolex, il portafogli e una valigetta (al cui interno c'erano solamente biscotti), accanto al corpo. Il medico indossava ancora dei guanti in lattice e la mascherina. Trovato sull'asfalto anche un coltello da cucina, probabile arma del delitto. Nessuna traccia invece del suo telefonino, che avrebbe potuto fornire importanti elementi sulle ultime ore del ginecologo e sui motivi del viaggio a Milano. I due aggressori, invece, la cui identità è ancora avvolta nel mistero, si sarebbero cambiati d'abito dopo l'omicidio facendo perdere le proprie tracce.