Una donna in pieno centro è stata aggredita perché chiede al passante di turno di indossare la mascherina. Da quando l'uso della mascherina ed il rispetto del distanziamento sociale sono diventati obbligatori, spesso i cittadini virtuosi sono le prime sentinelle quando qualcuno viola queste semplici principi. Alcune volte, però, fare del bene non sempre ripaga, anzi, ci si può trovare in una situazione di panico senza neanche rendercene conto.

L'aggressione

Lo sa bene la giornalista salernitana Ketty Volpe, che è stata aggredita mentre era in compagnia del marito, il presidente dell’associazione Giornalisti Salernitani, Enzo Todaro, in pieno centro cittadino. La Volpe si trovava all’entrata di un bar pasticceria a Salerno quando ha chiesto ad un cittadino sprovvisto di dispositivo di protezione di indossare la mascherina. Per tutta risposta, la donna è stata prima offesa e poi aggredita ed ha riportato lividi al braccio. Allertate, dunque, le forze dell’ordine per far chiarezza sull'increscioso episodio.

Altro focolaio in Campania

Paura per un focolaio in Campania, il sindaco: “Sono stufo di chi infrange le regole, non vi dico dov’è” Un nuovo focolaio si è acceso in Campania nel comune di Acerra. Un intero condominio sta subendo uno screening per diversi casi sospetti di Covid. Il sindaco di Acerra, Raffaele Lettieri, è stufo dei comportamenti scorretti che mettono a rischio la salute dell’intera comunità, ed in una lunga nota su Facebook decide di raccontare del nuovo focolaio, omettendo la posizione esatta.Il motivo è presto chiaro: a prescindere da dove si trovi la zona a rischio è bene continuare a comportarsi in un certo modo, senza mettere in pericolo la vita del del prossimo. “È in corso un’attività di screening per il Coronavirus all’interno di un condominio cittadino per dei sospetti casi di Covid-19, l’Asl sta eseguendo dei tamponi alle famiglie del condominio, tra le persone che lo abitano” inizia così il post su Facebook"Non vi dirò dov'è" "È inutile cominciare a chiedere dove siano i casi positivi e di chi si tratta. L’unica cosa da sapere e’ che se si hanno comportamenti scorretti, magari per scambiarsi gli auguri di Natale, se si infrangono le regole perché si deve festeggiare, si rischia di compromettere tutti i sacrifici fatti finora. Sacrifici che a molti sono costati il lavoro e gli affetti più cari" continua il primo cittadino. E aggiunge: "Tantissimi in tutti questi mesi hanno dimostrato grande senso di responsabilità e civismo, seguendo le regole e facendo sacrifici. Ma serve fare ancora un altro sforzo. Non è ancora finita. E dobbiamo farlo tutti, proprio tutti, nessuno escluso". L'appello del sindaco "Dobbiamo impedire al virus di nutrirsi di sottovalutazione e insofferenza. Non possiamo ignorare le regole e poi dire che il lavoro o la scuola non si possono fermare. Perché è solo dal rispetto di tutti delle limitazioni (anche di quelle non scritte: ad esempio stare a casa se non è davvero indispensabile uscire) che dipende la nostra capacità di fermare il contagio, di rallentare i ricoveri, di contenere i decessi". Le regole da seguire"Continuiamo ad osservare le misure poste in essere per la prevenzione ed il contrasto al covid-19: mascherina nei luoghi pubblici e ovunque sia impossibile tenere la distanza fisica, igiene delle mani e distanziamento. Rispettiamo le regole e stiamo attenti. Lo sforzo di ognuno di noi sarà determinante per superare una volta per tutte questa emergenza" conclude il sindaco di Acerra. Leggi anche: Riapertura scuole e vaccino: è ancora polemica. I più danneggiati? Gli studenti, sempre più confusi Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo
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