Nuovo Dpcm, Conte sceglie la linea dura e fa come De Luca: "Bisogna dare un segnale forte”. Il governo ha incontrato le Regioni in vista delle nuove misure e conferma- come riporta il sito web dell’agenzia nazionale di stampa ansa.it – di voler introdurre nel Dpcm il divieto per i bar di vendere cibi e bevande da asporto dopo le 18.

Nuovo Dpcm - La scelta

Sarebbe stata ribadita nel corso della riunione con le regioni nel quale sono state illustrate anche le altre misure: conferma per tutte le zone della regola che consente a massimo due persone di andare a trovare a casa parenti e amici, stop alla mobilità tra le regioni, anche tra quelle gialle, istituzione di una zona bianca, per “dare un segnale” del lavoro che si sta facendo e che consentirà di entrare in una fase diversa in tempi però più lunghi.

Due provvedimenti

In Parlamento saranno illustrati un nuovo Dpcm con le nuove regole e un decreto legge, che prorogherà lo stato di emergenza al 30 aprile: il governo ritiene indispensabile mantenerlo per almeno tre mesi per gestire questa fase di campagna vaccinale e le forniture per le strutture sanitarie e anche per prorogare lo smart working.

Nuovo Dpcm - Il rischio alto

«Senza le misure che abbiamo adottato per il periodo di Natale e Capodanno avremmo avuto una situazione ancora più grave — rivendica la linea del rigore il ministro Speranza — Le scelte fatte nell’ultimo decreto legge vanno nella direzione di conservare le zone a colori, ma abbiamo fatto un primo intervento per abbassare le soglie di entrata in fascia rossa e arancione. Adesso Rt uguale a 1 è soglia arancione, Rt a 1,25 fascia rossa. Penso che dobbiamo lavorare ancora su queste soglie. In questa fase di recrudescenza, qualora ci sia in rischio alto (valutato in base ai 21 parametri), si potrebbe andare automaticamente in arancione».

Divieto di asporto

Per impedire gli assembramenti nelle piazze sarà vietato l’asporto di cibi e bevande dai bar dopo le 18. Consentita invece la consegna a domicilio. Rimangono invariate le regole per i ristoranti. In queste ultime settimane, nonostante il freddo, le persone si sono affollate nei luoghi della movida, così come nelle strade dello shopping. E per questo si è decisa la stretta.

Visite in due

Non ci sarà alcun controllo nelle abitazioni, le verifiche potranno essere svolte soltanto in strada. Ma per limitare gli incontri si sta decidendo di consentire le visite ad amici e parenti soltanto a due adulti accompagnati dai minori di 14 anni. Il governo deve stabilire se studiare una norma apposita oppure limitarsi ad una raccomandazione.

Confini regionali

L’esecutivo vuole confermare il divieto di spostamento anche tra le regioni che si trovano in fascia gialla. Un modo per «limitare la circolazione del virus impedendo i viaggi che non siano motivati da lavoro, salute e urgenza».

Piscine, palestre e sci

Rimangono chiuse piscine e palestre, ma se l’indice di contagio dovesse scendere potrebbe poi esserne autorizzata l’apertura almeno per le lezioni individuali. Non è invece escluso che in alcune zone possano ripartire gli impianti da sci, sia pur con capienze contingentate.

Fascia bianca

Ci sarà una fascia bianca dove tutto sarà aperto. L’idea è di avere un Rt ancor più basso di 0,50 ma saranno tenuti in conto anche altri indicatori.

Troppi contagi, scatta la nuova ordinanza in Campania. Tutto chiuso per una settimana, la decisione del sindaco

Riparte la scuola ma non per tutti. In Campania scattata oggi l'ordinanza regionale numero 1 del 2021 con la quale De Luca ha lasciato in Dad tutte le scuole ad eccezione di scuole dell'infanzia e prime e seconde elementari. Questa mattina però, per effetto di un'ulteriori ordinanza comunale, le scuole non sono ripartire a Mondragone, nel Casertano. Il primo cittadino, Virigilio Pacifico, infatti ha fermato la riapertura di tutte le scuole del territorio fino alla prossima settimana. Questo a causa dell'aumento dei contagi ma, soprattutto, poichè non vi è garanzia di prevenzione anche a seguito dello screening dei tamponi antigenici per studenti e personale docente e non.

“De Luca adesso basta, riapri tutto”. Nuova ordinanza in Campania, scatta la protesta di genitori e studenti

Scattano da oggi le nuove disposizioni sul tema scuola ordinate da De Luca. Le classi restano in Dad ad eccezione di scuole dell’infanzia e prime e seconde elementari. Intanto questa mattina sono riprese le mobilitazioni in città per chiedere che l’apertura delle scuole sia tra le priorità. A Salerno, il Coordinamento Scuole Aperte era presente in piazza San Francesco, davanti al liceo Tasso insieme ad una ventina di studenti e una insegnante per seguire le lezioni online dal luogo del presidio. “Chiediamo – ha spiegato Annarita Ruggiero del Comitato a Salerno Today – che le lezioni a scuola tornino in presenza. La Dad è stata importante ma ora i nostri figli devono tornare alla normalità. Vogliamo che i nostri figli, gli studenti di questa regione, siano uniformati alle altre realta’. I giovani non socializzano piu’, non hanno piu’ una vita normale. In Campania i contagi sono tanti, con o senza scuole aperte. Allora tanto vale riprendere le attività in presenza”. Proteste predominanti anche a livello nazionale con il comitato “Priorita’ alla Scuola” che chiede che “la scuola sia finanziata perche’ possa avere piu’ spazi, piu’ personale, per riaprire le infermerie; per fare uno screening sanitario regolare della comunita’ scolastica (docenti, ATA, studenti), per inserire, come categoria prioritaria, il personale scolastico ad alto rischio nella fase 1 dell’agenda vaccinale. Per questi motivi sono state organizzative nuove mobilitazioni anche per i prossimi giorni”. Domani, intanto, il Comitato salernitano sara’ al parco Galloppo. Leggi anche: Barbara D'Urso, gelo in studio durante Pomeriggio 5: le parole della conduttrice, cosa è accaduto Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo
Tortoreto in lacrime per Renato Di Remigio: addio a un giovane papà
De Luca ha deciso e vuole chiudere la Campania: "Sento cose demenziali, ora basta”. A breve la nuova ordinanza