Il virus uccide ancora: Campania è ancora in emergenza. Due decessi per colpa del covid sono avvenuti a Polla, in provincia di Salerno.
Il comune è addolorato per la scomparsa di un 75enne affetto dal Coronavirus. L’uomo era stato ricoverato all’interno del reparto Covid dell’ospedale “Luigi Curto”, dov’è spirato a causa di complicazioni legate alla sua condizioni clinica. Va precisato che soffriva da tempo di una broncopolmonite cronica.
Anche la città di Baronissi, sempre in provincia di Salerno, piange la morte di un’anziana di 77 anni, residente nella frazione di Orignano, ricoverata al Covid Hospital del “Da Procida” di Salerno: è la dodicesima vittima del Covid nella città della Valle dell’Irno.
Intanto vi è grossa preoccupazione all’ospedale “Immacolata” di Sapri dove è risultata positiva al virus i seguito al tampone una bambina, mentre altri due casi sono sospetti ed in attesa del test. Per tutti, comunque, è stato disposto l’isolamento ed è stata avviata la ricostruzione dei contatti.
La Campania si tinge di bianco: neve su tutte le città, anche a Napoli. Le zone più a rischio
La Campania si tinge di bianco. Nevica su tutta la Campania: la colonnina di mercurio è letteralmente precipitata nella mattinata di oggi, e dopo un timido sole che aveva fatto capolino, ad ora di pranzo l'intero cielo della Campania si è chiuso, e la pioggia è diventata per effetto delle basse temperature neve vera e propria.
Un fenomeno non solo visto nelle zone dell'interno, ma anche a Napoli:
in città, fiocchi di neve sui Camaldoli, al Rione Alto ed al Vomero. Resiste, per ora, la zona pianeggiante del Centro Storico.
Già imbiancata l'Irpinia
Dove le piogge di mezzogiorno sono diventate neve nel giro di poche ore. Dalle 15, sull'intero capoluogo irpino abbondanti nevicate anche a bassa quota e non solo sul monti Picentini.
Neve anche nei comuni del mandato baianese, a ridosso della provincia di Napoli:
Mercogliano, Baiano e Mugnano, dove la neve è scesa subito dopo ora di pranzo. Fiocchi che continuano a cadere ininterrottamente su tutta la provincia: più abbondanti le nevicate in Alta Irpinia, nel Sannio e nel Matese.
Anche a Napoli
Come detto, primi fiocchi di neve: sulle colline dei Camaldoli e del Vomero, i fiocchi sono caduti nel primo pomeriggio, destano più curiosità che problemi veri e propri.
Il vero rischio è però legato alle possibili lastre di ghiaccio: la neve, seppur con temperature basse, non si accumula nelle strade di Napoli ma tende a sciogliersi.
E con l'acqua residua per terra, mista a temperature bassissime dovute al freddo artico, il rischio è per la formazione di lastre di ghiaccio che possono complicare e non poco la viabilità cittadina.
Nuova ordinanza per la Campania, il governo ha deciso: da lunedì si torna a scuola. Ecco il calendario completo
Ritorno a scuola a partire da lunedì 18, ma non per tutti gli studenti. Secondo l'ultimo Dpcm infatti la data di ritorno in classe non sarà la medesima per tutte le regioni italiane.
Gli unici studenti che torneranno tra i banchi di scuola sono quelli di Lazio, Piemonte, Emilia Romagna e Molise. Per tutti gli altri invece le ordinanze delle singole regioni non dispongono il ritorno in presenza.
Secondo il Dpcm, in vigore da domani, le scuole secondarie di secondo grado dovranno adottare forme flessibili nell’organizzazione della didattica. Da lunedì in particolare bisogna garantire la presenza almeno al 50% e fino ad un massimo del 75% della popolazione studentesca. Fatte salve le diverse disposizioni individuate da singole Regioni.
In Campania a scuola solo fino alla terza elementare
In Campania ad esempio il governatore Vincenzo De Luca ha appena stabilito che da lunedì 18 rientreranno in classe solo gli studenti fino alla terza elementare. Tutti gli altri invece proseguiranno in Dad.
Per le famiglie sta diventando un incubo seguire l'evoluzione del calendario della scuola italiana, ormai impazzito. Non basta infatti seguire il colore della propria regione per capire quando le scuole torneranno in presenza, è necessario tenere d'occhio anche le decisioni delle singole Regioni.
Divisione per zone di rischio
Zone rosse: Lombardia, Sicilia e provincia di Bolzano, le lezioni restano in presenza solo nella scuola dell'infanzia, alle elementari e in prima media. Le superiori sono in dad al 100%.
Zone arancioni: Abruzzo, Calabria, Emilia, Friuli, Lazio, Liguria, Marche, Piemonte, Puglia, Umbria, Val d'Aosta e Veneto
Zone gialle: Basilicata, Campania, Molise, Provincia di Trento, Sardegna e Toscana
Divisione per Regione, rientro in presenza al 50% delle superiori
18 gennaio: Lazio, Piemonte, Emilia Romagna, Puglia e Molise
25 gennaio: Liguria, Umbria
1 febbraio: Basilicata, Calabria, Friuli Venezia Giulia, Sardegna e Veneto. Fonte: Il Mattino
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