Campania, è ancora allerta meteo. A dare l'allarme è la Protezione civile della CAMPANIA, che ha prorogato fino alle ore 8 di domani, martedì 2 febbraio, l'allerta meteo attualmente vigente su parte della regione.
Le zone interessate
Le zone interessate sono: Piana campana, Napoli, isole, area vesuviana; Penisola sorrentino-amalfitana, Monti di Sarno e Monti Picentini; Tusciano e Alto Sele; Piana Sele e Alto Cilento; Basso Cilento.
E' stato così rinnovato il livello di rischio idrogeologico giallo con la raccomandazione, in ogni caso, di "prestare attenzione alle aree territoriali particolarmente fragili o colpite dal maltempo in questi giorni anche in assenza di nuove precipitazioni".
La perturbazione che insiste specialmente sulla fascia costiera porterà ancora piogge e temporali, isolati ma intensi.
Dunque, la Protezione civile della Regione Campania, sulla base delle elaborazioni dei modelli matematici effettuate dal Centro Funzionale ha rinnovato il livello di rischio idrogeologico Giallo raccomandando, in ogni caso, di prestare attenzione alle aree territoriali particolarmente fragili o colpite dal maltempo in questi giorni anche in assenza di nuove precipitazioni.
Intanto, è allarme virus in Campania. Tra i positivi un infermiere già vaccinato
Allarme virus, nuovo focolaio in Campania. Tra i positivi un infermiere già vaccinato. Al momento sono dieci i dipendenti del reparto di Medicina dell'ospedale San Giovanni Bosco a Napoli risultati positivi al virus.
In pochissimi giorni si è diffuso il virus tra i sanitari, generando il panico nei reparti. A riportarlo è il sindacato degli infermieri Nursing Up.
La denuncia del sindacato
"Una notizia "amaramente ciclica" che "non ci sorprende ma sicuramente ci indigna - spiega il presidente del Nursing Up Antonio De Palma - Ben 10 infermieri si sono ammalati di Covid negli ultimi giorni, di cui uno addirittura sottoposto al primo richiamo del vaccino. Fanno tutti parte del reparto di Medicina, chiuso al pubblico da mercoledì scorso".
"Una triste storia, con un finale sempre diverso ma altrettanto drammatico - prosegue il sindacalista - Un esempio lampante di pessime gestioni, che affonda le sue radici nella 'notte dei tempi".
"Episodi allucinanti che nulla hanno a che vedere con la buona sanità italiana e con i tanti diligenti professionisti che ogni giorno combattono per la salute dei pazienti. Non mancano in questo ospedale infermieri e medici di grande esperienza e indubbie qualità, reparti di prim’ordine come oculistica e chirurgia".
"Ma le belle notizie ahimè finiscono qui. Perché siamo di fronte ad un gigante dai piedi d’argilla, che ad ogni passo potrebbe crollare, travolgendo chiunque si trovi sul suo cammino".
Allarme virus, ospedale inadatto ad accogliere aree Covid
"Non scopriamo certo noi - continua il Presidente del Nursing Up - le lacune di un nosocomio vecchio, vecchissimo, sia strutturalmente che come organizzazione".
"Un ospedale che non poteva e non doveva ospitare aree Covid, il contrario di ciò che accade ora. E così dire che la maggior parte dei reparti non funzionano è solo un'eufemismo".
Il Nursing Up denuncia "manutenzioni strutturali quasi inesistenti", ricorda la "terribile storia delle formiche, con le accuse agli infermieri, a cui onestamente nessuno ha mai creduto", e ancora "le crepe nei muri e l’umidità"
"Stiamo parlando di un vero e proprio 'minimondo' dove tutto può accadere - conclude De Palma - Figuriamoci poi in piena emergenza sanitaria cosa può venir fuori in un ospedale come il San Giovanni Bosco, se la mediocrità e la disorganizzazione che ne rappresentano le basi strutturali, dovessero esplodere simultaneamente in tutte le loro forme". Fonte Napoli Today.
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