Si torna a parlare, tristemente, di Revenge Porn.
Maria Teresa Giglio, la madre di Tiziana Cantone, ha voluto ringraziare con queste parole il procuratore Francesco Greco, che si è occupato personalmente del caso della figlia.
Come ricorderete, la giovane venne trovata senza vita a seguito di suicidio.
La causa? Tormenti interiori dovuti alla diffusione, alcuni anni prima, di un video intimo che ritraeva la ragazza nell'atto di avere un rapporto sessuale con un uomo del posto.
Il video viene diffuso e diventa virale.
Da quel giorno la vita di Tiziana non è più la stessa. Per lei inizia l'incubo: riconosciuta e derisa, passa un anno d'inferno. Fino all'ultimo, terribile, gesto liberatorio.
Le parole della madre di Tiziana Cantone
"Da lui un pensiero sul mio dramma. Felice per lui ma io triste".
E continua: "Sono commossa per il pensiero espresso verso il mio dramma dal procuratore Francesco Greco, che ringrazio infinitamente."
E ancora
"Sono felice per lei (per il procuratore, ndr), anche se questo mi rattrista molto. Ho avuto l'onore e il piacere di conoscerla quando lei fu così cortese da ricevermi nel suo ufficio per ascoltarmi e in quella occasione ho potuto constatare la sua grande umanità e disponibilità verso le persone che come me stanno vivendo una tragedia immane quale può essere la perdita di una figlia".
Così, la mamma di Tiziana Cantone, in una nota con la quale ha voluto salutare il
procuratore della Repubblica di Napoli Nord.
Oggi, dopo 44 anni di servizio, Francesco Greco è andato in pensione.
Potrebbe interessarti: Tiziana Cantone, è ancora giallo, o meglio si torna a parlare della vittima e del ”gioco" incessante tra media, legali, avvocati sul caso della vittima.
La madre, della trentatreenne che il 13 settembre 2016 si suicidò dopo la diffusione in rete di alcuni suoi video privati amatoriali, Maria Teresa Giglio, si dice a sua volta vittima.
Vittima di una presunta violenza privata subìta da una nota giornalista, inviata di un programma di approfondimento che va in onda sulle reti Mediaset.
La donna da anni si sta battendo per scoprire la verità sulla morte della figlia.
L’episodio sarebbe accaduto lo scorso 4 febbraio.
Tiziana Cantone - La denuncia
Nella denuncia presentata alla Procura di Napoli Nord, la Giglio scrive che la giornalista le avrebbe teso “
una vera e propria imboscata”
L'accusa è di truffa verso i suoi stessi consulenti dell’Emme Team, lo studio legale italo-statunitense che la sta aiutando a fare luce sulla triste vicenda e per convincerla a revocare l’incarico.
La madre della Cantone sostiene che la giornalista, dopo averla ripresa di nascosto, si è recata casa sua “
in qualità di portavoce dell’avvocato Annamaria Bernardini de Pace, dell’avvocato Serena Gasperini e della dottoressa Roberta Bruzzone” che si erano occupati della vicenda di sua figlia.
Nella denuncia la Giglio riferisce anche di avere subìto delle minacce, e anche delle pressioni via social.
Il documento in mano agli inquirenti
Infine, nel documento consegnato agli inquirenti, Maria Teresa Giglio ricorda di avere denunciato lo scorso anno, presso la Procura di Roma:
“
unitamente a dodici studi legali, una ventina di professionisti e consulenti e un buon numero di vittime…” i suoi ex avvocati e la sua ex consulente “…
poiché provarono a convincere due giornaliste ad avere il medesimo comportamento…” subito il 4 febbraio scorso.
La Procura della Repubblica di Napoli Nord ha aperto un fascicolo di indagine, anche in considerazione delle gravi accuse che vengono rivolte a noti professionisti.
Sulla morte di Tiziana Cantone, gli inquirenti hanno già aperto ben due fascicoli, al momento contro ignoti.
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