Gravissimo caso di mala gestione e negligenza per un focolaio scoppiato in una struttura di accoglienza per anziani di Marsicovetere, in provincia di Potenza, in Basilicata. Il caso riguarda il tragico decesso di una anziana ospite della casa avvenuto nel 2020, durante la seconda ondata.  A quanto pare i proprietari erano a conoscenza della positività della donna ed hanno fatto a meno di comunicarlo alle autorità competenti. Ma non solo, questa negligenza pare sia all'origine di un brutto focolaio. Infatti a questa perdita seguivano una serie di 21 decessi, per la medesima causa, sia di 17 ospiti di tale struttura, nonché 5 ospiti di un'altra struttura di Brienza (PZ). L'altra struttura chiamata "San Giuseppe" veniva gestita dalle Suore Missionarie Catechiste del Sacro Cuore. E al tempo vi era stata trasferita abusivamente un ospite della struttura in cui si era sviluppato l’originario focolaio epidemico.

Le indagini della procura e dei carabinieri sul focolaio

Proprio oggi, al termine di lunghe indagini coordinate da questa Procura della Repubblica e delegate al locale N.A.S. Carabinieri,sono stati arrestati i due gestori della casa di riposo di Marsicovetere. Le investigazioni hanno dato modo di appurare un quadro di assoluta inadeguatezza della struttura che, per ragioni economiche e di profitto, ospitava il doppio delle persone fragili e risparmiava su tutte le più elementari procedure anti-covid. La struttura era autorizzata per ospitare 22 anziani ma in realtà ne venivano fisicamente ospitati almeno il doppio. Persone “depositate” in ogni angolo, compresa la sala mortuaria. Il conteggio degli ospitati era complicato perché si è riscontrata la sistematica falsificazione della documentazione di registrazione in entrata e in uscita. La struttura non rispettava alcuna disposizione anti-covid. C’era mancanza totale di dispositivi di protezione come mascherine o visiere; in presenza di epidemia accertata all’interno della struttura, non sottoponevano a tampone un’anziana ospite, trasferendola in altra casa di riposo a Brienza, dove si diffondeva altro focolaio. I reati contestati sono: cooperazione in epidemia colposa, cooperazione in 22 casi di omicidio colposo e circonvenzione di incapaci. Una terribile vicenda che sconvolge tutti noi Leggi anche: “Draghi fai la fine di Falcone”, minacce al premier: non toccare il reddito Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo Seguici sul nostro canale Youtube 41esimoparallelo
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