E' morto in queste ultime ore un grande maestro del contemporaneo e della figurazione pittorica a Napoli.
Armando De Stefano, artista di chiara fama internazionale, e grande protagonista delle avanguardie artistiche, è scomparso all’età di 94 anni.
Tanti i riconoscimenti della città: appena quattro anni fa gli era stata consegnata la medaglia della città di Napoli.
De Stefano durante la sua lunga carriera aveva anche insegnato all’Accademia di Belle Arti di Napoli.
Armando De Stefano, maestro della pittura in Campania
Allievo morale di
Vincenzo Gemito, ha avuto tra i suoi maestri anche
Emilio Notte.
Della sua opera ha sempre colpito la sua forza ed energia, l'esplosione di colori, la grande indagine tra forma e contenuto.
Tante le opere oggi visibili nella sua città, sia in
collezioni museali pubbliche che in gallerie private.
De Stefano non è mai stato indifferente alle istanze più innovative della cultura europea, pur abbracciando nel tempo una pittura "accademica"
Tra gli artisti napoletani è sicuramente uno dei più conosciuti e apprezzati anche sul mercato nazionale e internazionale.
La storia dell'Accademia di Napoli
Ha iniziato il suo percorso artistico da giovanissimo, durante la Seconda guerra mondiale, con l'
arte che come per molti
era sinonimo di salvezza.
Alla fine degli anni '40 ha dato vita con altri sei pittori napoletani al "Gruppo Sud", dedicandosi ad una pittura dalla forte ispirazione sociale.
Dopo anni di sperimentazioni di forme astratte, ritorna alla figurazione, con uno stile riconoscibile e scenografico.
Arriva il periodo dei suoi grandi cicli pittorici che lo renderanno famoso a livello internazionale.
Partecipa a varie edizioni della Biennale di Venezia dal 1950 al 1956.
Il suo lavoro è presente anche alla Quadriennale d'Arte di Roma nel 1951, nel 1955, nel 1960 e nel 1986.
Tantissime le istituzioni in Italia e all'estero che lo hanno ospitato: Museo di Capodimonte a Napoli, Museo Madre, Museo CAM, Museo dell'Accademia di Belle Arti di Napoli, Museo in Palazzo d'Avalos a Vasto, e all'estero al Museo Puskin di Mosca, collezione Ernst Kahn di New York, e alla fondazione Marschall Field di Chicago e tante altre.
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