Draghi chiama Macron: è stop ai vaccini
Astrazeneca. Il Presidente del Consiglio italiano, Mario Draghi, e il Presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron, hanno avuto uno scambio di vedute sulla decisione presa in molti Paesi europei, tra cui l'Italia e la Francia, di sospendere la somministrazione del vaccino AstraZeneca."
E' quanto si apprende da fonti di Palazzo Chigi
"Si tratta di una misura temporanea e cautelativa che durerà fino a giovedì 18 marzo, in attesa della conclusione dell'analisi supplementare condotta dall'Agenzia Europea per i Medicinali", si sottolinea.
Le dichiarazioni preliminari di oggi dell'Ema sono incoraggianti
In caso di conclusione positiva dell'analisi dell'Ema, i due leader sono pronti a far ripartire speditamente la somministrazione del vaccino AstraZeneca. E' questo, a quanto si apprende, uno dei punti affrontati nella telefonata di questo pomeriggio tra Draghi e Macron.
Premier Castex
Si vaccinerà con AstraZeneca Il primo ministro francese, Jean Castex, ha dichiarato stasera a BFM-TV che appena la sospensione della vaccinazione sarà ritirata dall'Ema, si farà vaccinare con AstraZeneca. (Rainews)
Nel frattempo Draghi prova a risanare l'Italia
Cartelle esattoriali e reddito d'emergenza - Manca veramente poco al nuovo
decreto Sostegni, con il quale il
governo Draghi intende dare respiro a milioni di famiglie e imprese italiane.
A invocare una sua veloce approvazione sono su tutti gli stessi partiti di maggioranza.
In questa settimana, in particolare tra giovedì e venerdì, il provvedimento da 32 miliardi di euro dovrebbe essere definitivamente approvato.
Il decreto sostegni a favore di imprese e professionisti
Per imprese e professionisti, come racconta il sottosegretario all’Economia
Claudio Durigon, si fisserà un aiuto di circa 4mila euro in media pro capite.
Invece sul fronte fiscale potranno contare su una nuova serie di rinvii, oltre che sul saldo e stralcio per le
cartelle esattoriali fino a 5mila euro dal 2000 al 2015.
Ma sarà solo un primo indennizzo perché
Mario Draghi ha annunciato che sarà chiesto un nuovo scostamento di bilancio per almeno 25-30 miliardi di euro, con i quali sostenere imprese e famiglie anche per questo nuovo periodo di chiusure.
Intanto è previsto in questi giorni un nuovo incontro al ministero dell'economia per mettere a punto tutte queste misure.
Si prevede una proroga per il
reddito di emergenza, che nel frattempo si allarga a più categorie.
Il governo utilizzerà, infatti, questo strumento per fare fronte al grave rischio di povertà che interessa una fascia di lavoratori ormai senza più fondi (né tutele).
Si arricchiscono le misure: rinviate e cancellate molte cartelle esattoriali
Si rivedranno alcuni meccanismi del reddito di cittadinanza per renderlo più flessibile, consentendo la sospensione per qualche mese e la successiva riattivazione per
chi riesce a trovare lavori temporanei.
Il governo è al lavoro per arricchire le misure, non solo per le imprese e il lavoro, ma anche per quello del reddito delle famiglie.
Infatti dopo l’anticipo delle norme per i congedi, il lavoro in Smart working c'è anche
bonus baby sitter.
Il provvedimento conterrà anche le risorse per dare impulso al piano dei vaccini con un aumento della dotazione da 2 a 5 miliardi.
Un ulteriore capitolo riguarda poi un nutrito numero di rinvii fiscali. Il testo contiene l’ipotesi, molto voluta da una parte del parlamento, è quella di
cancellare le vecchie cartelle sotto i 5mila euro contestate ai contribuenti tra il 2000 e il 2015.
Certo è che le protezioni del lavoro e gli aiuti alle imprese da sole assorbono oltre 20 miliardi.
Per tutta una serie di misure serviranno altri 11 miliardi. Per il pacchetto lavoro una decina, tra rinnovo della Cassa Integrazione Covid fino a giugno per tutti. Bisognerà aspettare ancora per poco.
(Quotidiano.net)
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