Mercoledì pomeriggio si è tenuto a Palazzo Chigi un vertice di governo per la messa a punto del Decreto Sostegni. Il vertice però non ha sciolto le ultime incognite. Movimento 5 Stelle, Fratelli D'Italia e Lega, propongono la cancellazione integrale dei vecchi debiti con il fisco.
Si vaglia l'ipotesi del condono, ipotesi bocciata anche dai sindacati. Partito Democratico e Liberi e Uguali spingono per un meccanismo più selettivo, che elimini dal "magazzino della riscossione" solo i ruoli collegati a imprese fallite o soggetti defunti e nullatenenti
Tensioni per il Decreto Sostegni
Molte sono le tensioni che ruotano intorno la stesura del DL Sostegni che però non trova opposizione, perché i tempi della gestazione del decreto non sono stati brevi. Le attese degli operatori economici e le restrizioni si sono intensificate con l'Italia ormai semi-chiusa per la pandemia.
Per venire incontro alla sofferenza delle Partite IVA, gli ultimi giorni di lavoro sul decreti si concentrano su due obiettivi. Il primo è allargare il più possibile la platea dei destinatari dei sostegni, il secondo è il taglio dei tempi per l'erogazione degli stessi.
Aiutare in 5 fasce
Per quel che riguarda i destinatari dei sostegni, Palazzo Chigi costruisce un sistema di aiuti in cinque fasce. Ovvero: fino a 100mila euro, fra 100mila e 400mila, fra 400mila e un milione, 1-5 milioni, 5-10 milioni.
Ad ogni fascia il suo aiuto, parametrato alle perdite 2020 con una scala che riduce la percentuale al crescere del fatturato.
Piattaforma telematica per il Decreto
L'obiettivo è accorciare quanto più possibile il calendario degli assegni. E' stata ideata una piattaforma telematica con l'appoggio di Sogei e gestita dall'Agenzia delle Entrate. Il sistema online dovrà raccogliere le istanze di 3 milioni di Partite Iva che autocertificano il possedimento dei requisiti.
Blocco dei licenziamenti
Altro tema fondamentale è il mondo del lavoro. Sotto esame finisce il blocco dei licenziamenti e la sua estensione, che per ora potrebbe essere prolungato fino al 30 ottobre.
E' ovviamente atteso un approfondimento sui numeri che dovrebbero arrivare oggi sui tavoli dei vertici sia di governo che di maggioranza.
Nel provvedimento ci sono poi 5 miliardi del piano vaccini e gli aiuti a sanità, enti territoriali e scuola. E' un insieme di circa 50 articoli che assorbe tutti i 32 miliardi di deficit approvati a gennaio. (Fonte
IlSole24Ore)
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