Non si arrestano gli episodi di violenza nei confronti delle donne. Vittima una giovane donna, picchiata di aver pubblicato un video sui social in cui ballava con i figli. Arrestato il marito.

Picchiata per aver messo un video in cui ballava con i figli. Arresto il marito

Arrestato un uomo di 43 anni per aver picchiato sua moglie. La donna aveva pubblicato sui social video in cui balla con figli. Il marito non la prende bene e la picchia. Accade nel Napoletano. La donna è stata colpita ripetutamente dall'uomo con un bastone. Violenze e botte, dunque, per aver postato sui social dei video in cui ballava con i proprio figli. Sembra che la donna subiva già violenze da parte del marito, un 43enne di Varcaturo già noto alle forze dell'ordine.

Picchiata per un video sui social con i figli: subiva già violenze

L'uomo, da circa 9 mesi, in più occasioni aveva minacciato e usato violenza contro la moglie. La donna era in un grave stato di ansia e di paura. Creato un clima di terrore all'interno dell'ambiente domestico. In un'occasione ha finanche picchiato la moglie con un bastone di legno e le ha causato delle lesioni medicate all'ospedale di Giugliano in Campania. L'ultimo episodio di violenza avvenuto l'altra sera. Il 43enne ha iniziato ad urlare e l'ha minacciata fino all'arrivo dei carabinieri che lo hanno arrestato. L'uomo era tornato all'abitazione coniugale. La moglie non voleva farlo entrare per paura. Il motivo di tanta violenza era la sua gelosia per dei video che la vittima aveva pubblicato sui social mentre ballava con i propri figli. (Fonte ANSA).

Violenza sulle donne, arcivescovo Napoli: "Imparare a chiedere aiuto". Lo ha detto durante l'omelia ai funerali di Ornella, donna uccisa ferocemente dal compagno.

Violenza sulle donne: chiedere aiuto salva la vita

"Tutti quanti noi dovremmo imparare dalle donne che si rivolgono ai centri antiviolenza a chiedere aiuto, perché dietro un'immagine patinata spesso si nascondono profondi dolori che hanno bisogno di essere accolti, custoditi, condivisi". "Il dolore non cerca mai una spiegazione, ma ha bisogno di una condivisione profonda, di un esserci, silenzioso e delicato, che dona forza in quel dolore, dona speranza, dona fiducia, dona coraggio". Lo ha detto durante l'omelia, per i funerali di Ornella Pinto, l'insegnante di 39 anni uccisa dal compagno con 12 coltellate, nella notte tra venerdì e sabato scorso, l'arcivescovo metropolita di Napoli, don Mimmo Battaglia. "Così come Ornella sapeva dare - ha affermato -, con passione e motivazione, alle sue studentesse ed ai suoi studenti più fragili, una presenza fatta di quotidiano, di stare accanto, di accogliere silenziosamente senza giudizio, di dare ed essere sostegno". "Basta pretendere e dare per scontati i nostri privilegi, il nostro potere ereditato da secoli di oppressione sulla donna. Non è normale, non è giusto solo perché 'è sempre stato così' - ha aggiunto - Basta col nostro aspettarci qualcosa come un privilegio dovuto: un pasto cotto a puntino, una camicia ben stirata, un amore". "Basta con le apparenze di una vita da social - ha sottolineato -. Quante volte abbiamo visto grandi sorrisi e grandi abbracci fra una donna e colui che poi la renderà vittima della sua violenza? Basta. Anche con questo inutile apparire, con questo buttare fumo negli occhi, con questa rappresentazione falsa di vite felici".

"Fermarli al primo schiaffo". L'attacco dell'Arcivescovo ai funerali di Ornella

L'Arcivescovo di Napoli, Mimmo Battaglia, nel corso dell'omelia per il funerale di Ornella Pinto  nel suo discorso ha detto: "Al primo schiaffo si deve capire dell'inganno che si nasconde dietro al rapporto". "Perché non c'è amore e non ce ne sarà per nessuno. Fermiamo la violenza chiamandola col suo nome ogni volta che notiamo un livido nascosto". Leggi anche:Nuovo bonus in arrivo in Campania, la decisione del comune: ecco a chi spetta Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo Seguici sul nostro canale Youtube 41esimoparallelo
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