Fino al 30 aprile, persone e famiglie in difficoltà potranno accedere al Reddito di emergenza. Per avere il sostegno economico del reddito di emergenza previsto dal decreto Sostegni si potrà fare domanda all'Inps, solo per via telematica. Le date che dovrai segnare in agenda sonoo quelle che vanno dal 7 aprile al 30 aprile, 2021.
Reddito di Emergenza come e quando
Il Reddito di Emergenza viene erogate per tre mesi, nel periodo di marzo, aprile e maggio ed è destinato alle famiglie che si trovano in difficoltà a conseguenza dell'emergenza Covid.
Inoltre il reddito è destinato a coloro che hanno terminato di percepire la Naspi o la Discoll, tra il 1 luglio 2020 e il 28 febbraio 2021. Inoltre, le famiglie che decidiono di richiedere il reddito di emergenza non devono avere un reddito superiore a 30.000 euro.
Quali sono le cifre del Reddito di Emergenza
Ogni quota del Reddito Emergenze, secondo il Decreto Sostegni, è determinata come previsto dal decreto Rilancio in un ammontare pari a 400 euro.
Questi 400 euro sono da moltiplicare per una scala di equivalenza fino a un massimo di 2 (800 euro).
Si arriva a un massimo di 2,1 nel caso in cui nel nucleo familiare siano presenti componenti in condizioni di disabilità grave o non autosufficienza come definite ai fini Isee.
Si può arrivare ad una somma massima 840 euro, cifra che non può essere oltrepassata anche in presenza di più componenti con disabilità.
La spesa complessiva
La spesa complessiva dovrebbe ammontare ad 1,52 miliardi totali.
"Il Decreto sostegni ha previsto il riconoscimento di tre quote di Reddito di emergenza (Rem) per i mesi di marzo, aprile e maggio 2021. Il beneficio sarà riconosciuto - a domanda - ai nuclei familiari in condizioni di difficoltà, in conseguenza dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, e in possesso cumulativamente dei requisiti di residenza ed economici, patrimoniali e reddituali, previsti dalla normativa vigente", fanno sapere dall'Inps.
Chi può ottenerlo
Il Reddito di Emergenza spetta a quei nuclei familiari in condizione di difficoltà economica.
A coloro che hanno terminato tra il 1° luglio 2020 e il 28 febbraio 2021 di percepire la NASpI e la DIS-COLL, e hanno un Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) in corso di validità, ordinario o corrente, non superiore a 30.000 euro.
Il Reddito di emergenza spetta quindi:
ai lavoratori autonomi iscritti alle gestioni speciali INPS; liberi professionisti titolari di partita IVA iscritti alla Gestione Separata; lavoratori titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa, iscritti alla Gestione Separatta; anche i lavoratori stagionali del turismo e degli stabilimenti termali, anche somministrati; lavoratori dello spettacolo; lavoratori agricoli; aggiungiamo: lavoratori dipendenti stagionali appartenenti a settori diversi da quelli del turismo e degli stabilimenti termali; inoltre i lavoratori intermittenti; lavoratori autonomi, privi di partita IVA, non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie; incaricati alle vendite a domicilio.
Si aggiungono i lavoratori domestici; lavoratori marittimi; lavoratori dello sport.
I requisiti
Il Rem è riconosciuto ai nuclei familiari in possesso di una serie di requisiti.
Innanzitutto, il richiedente Rem deve essere regolarmente residente in Italia, al momento della presentazione della domanda. Il reddito familiare è determinato secondo il principio di cassa, con riferimento al mese di febbraio 2021 e inferiore alla soglia corrispondente all'ammontare del beneficio incrementata in caso di canone di locazione dichiarato in Dsu.
Il patrimonio mobiliare familiare con riferimento all'anno 2020 deve essere inferiore a 10.000 euro.
Tale soglia è elevata a 5.000 euro per ogni componente successivo al primo e fino ad un massimo di 20mila euro.
Come fare domanda
Il Rem può essere richiesto all’Inps entro il termine del 30 aprile 2021.
La domanda deve essere presentata SOLO on line attraverso. Il sito internet dell’Inps, autenticandosi con PIN (si ricorda che l’INPS non rilascia più nuovi PIN a decorrere dal 1° ottobre 2020), SPID, Carta Nazionale dei Servizi e Carta di Identità Elettronica. In alternativa ci si può rivolgere agli Istituti di patronato Caf. (
ilgiorno)
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