Mentre il governo pensa alle riaperture da attivare tra aprile e maggio, c'è chi la pensa diversamente. L'allarme dei medici potrebbe ribaltare le carte in tavola, facendo slittare ulteriormente la ripresa economica del Paese, con proteste dei lavoratori annesse.
L'allarme dei medici, situazione critica negli ospedali
Non tutti sono favorevoli alle riaperture degli esercizi commerciali e delle attività di ristorazione. L'allarme dei medici, in tal senso, rischia di scatenare una nuova rivoluzione nelle decisioni sulle eventuali riaperture che il governo si appresta a prendere.
Il comitato intersindacale, che riunisce vari sindacati dei medici, ha diramato una nota:
"Il sistema ospedaliero è ancora in sovraccarico. Gli indici di occupazione delle terapie intensive e delle aree mediche Covid sono ben oltre le soglie critiche individuate".
I camici bianchi fanno sapere che:
"La mortalità resta elevata. Sì, i dati delle ultime settimane mostrano progressivi segnali di rallentamento della crescita dei contagi. Ma siamo sempre sui 530mila e serve molta cautela nell'allentare le misure restrittive della movimentazione sociale" .
Personale medico in affanno
Rispetto alle ondate che hanno caratterizzato il 2020 sembra che sia cambiato poco o nulla:
"Il personale sanitario, impegnato quotidianamente, e da oltre un anno, nella lotta contro la pandemia si trova ad affrontare ancora per tutto il 2021 criticità di ogni tipo dovute al sovraffollamento degli ospedali, che con la terza ondata interessa in successione tutta la nostra penisola, anche aree precedentemente risparmiate, come dimostra il caso Sardegna".
Il rischio è evidente:
"Ogni prematuro allentamento delle restrizioni potrebbe mettere a rischio tanto la vita dei pazienti affetti da Covid, costringendo per carenza di posti letto gli operatori a scelte strazianti sotto il profilo etico, come il triage inverso, quanto la salute dei pazienti con altre patologie".
Un aumento dei casi Covid ospedalizzati, causerebbe il sacrificio della prevenzione e della cura delle altre malattie. L'intersindacale medica pone, dunque, l'accento su un aspetto:
"Le decisioni competono, certo, alla politica, ma è compito, anche deontologico, di chi lavora in prima linea fornire una fotografia chiara dell'andamento clinico ed epidemiologico della pandemia".
I camici bianchi si dicono, dunque, perplessi sugli avanzati discorsi relativi alle riaperture delle attività commerciali ed invitano gli esponenti del governo ad ulteriori analisi per evitare il rischio di affrontare una nuova ondata, che sarebbe la quarta nel nostro Paese.
Leggi anche:
De Luca accontentato: Al via sperimentazione vaccino Sputnik in Italia
Metti like alla pagina
41esimoparallelo e iscriviti al gruppo
41esimoparallelo
Seguici sul nostro canale Youtube
41esimoparallelo