Omicidio Avellino. Aldo Gioia morto massacrato dalla figlia e dal genero. Una strage premeditata, dove a farla finita doveva essere l'intera famiglia.

Le parole di mamma Liliana

“Mia figlia ha pensato di ammazzarci ma non posso lasciarla sola”. E’ il messaggio straziante di Liliana, mamma di Elena, che nella tarda serata di venerdì sera ha ucciso con la complicità del fidanzato Giovanni, papà Aldo Gioia. E’ quanto emerge dalle colonne del Corriere della Serra: “Devo trovarle subito un legale, devo fare in modo che possa difendersi”.

L'avvocato

Sarà, appunto, l’avvocato Innocenzo Massaro assistere Elena durante l’udienza di convalida. E’ in programma per la giornata di domani l’interrogatorio di garanzia con annesso perizia sul corpo della vittima. I due fidanzatini rischiano l’ergastolo con l’accusa pesantissima: omicidio in concorso, aggravato dalla premeditazione perchè commesso contro un familiare.

Elena e Giovani volevano fare una strage

Il movente è da individuare nel fatto che il padre della ragazza non percepiva di buon occhio la loro relazione amorosa.

Volevano uccidere anche la madre e la sorella

Entrambi hanno in ultimo confessato infatti che il piano si sarebbe dovuto concludere con l’uccisione anche della madre e della sorella della ragazza.

Avellino, la confessione della coppia killer

La nota della Procura della Repubblica di Avellino:

“A seguito di tempestive attività di indagine svolte nell’immediatezza del fatto, coordinate dalla Procura della Repubblica di Avellino ed eseguite dalla Squadra Mobile di Avellino. è stato emesso decreto di fermo del pubblico ministero nei confronti di un giovane di anni 22 e di una giovane di 18 anni appena compiuti, entrambi originari e residenti ad Avellino" Si legge: "Poiché gravemente indiziati della commissione dell’omicidio premeditato in pregiudizio del padre della giovane, di anni 53." "Quest’ultimo, trasportato con urgenza all’Ospedale Moscati dopo l’accoltellamento subito all’interno della propria abitazione da parte del giovane, è spirato poco dopo la mezzanotte in conseguenza delle plurime ferite da taglio inferte su diverse parti del corpo. La pronta segnalazione al 113 inoltrata dalla moglie della vittima, che informava dell’accoltellamento appena occorso, permetteva alle Volanti e agli uomini della Squadra Mobile di intervenire dopo pochi minuti presso il luogo dell’evento, accaduto in pieno centro di Avellino, al Corso Vittorio Emanuele."

Avellino, la ricostruzione dell'omicidio

Si legge ancora nella nota della procura:

"Sul luogo del fatto, gli agenti rinvenivano, nell’area seminterrata dell’edificio, le prime tracce dell’efferato delitto, che consentivano di risalire all’aggressore. Le successive immediate investigazioni della Polizia, svoltesi per l’intera nottata con l’intervento e la direzione personale del P.M. di turno sul luogo del delitto e negli uffici della Questura, mediante interrogatori e acquisizione di tracce, di conversazioni e messaggi presenti sui cellulari dei giovani, consentivano di ricostruire la torbida e allarmante vicenda, che si è rivelata essere l’epilogo – fortunatamente solo parzialmente portato a termine- di una vera e propria strage pianificata dalla coppia. I giovani, che hanno reso dichiarazioni confessorie, hanno, infatti, riferito che il piano avrebbe dovuto concludersi con la loro fuga dopo l’uccisione anche della madre e della sorella della giovane. Il movente, stando a quanto accertato, sarebbe da collegarsi alla conflittualità generatasi tra la coppia e i genitori di lei, osteggianti il loro rapporto sentimentale” Leggi anche: "Ci hanno scippato 60 miliardi". Il Sindaco di Napoli scende in piazza contro Draghi Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo Seguici sul nostro canale Youtube 41esimoparallelo
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