Fedez sale sul palco del concerto del Primo Maggio e ribadisce quello che aveva annunciato via social prima della sua esibizione: "E' la prima volta che mi è successo di dover inviare il testo di un mio intervento perché venisse sottoposto ad approvazione politica".

Affermazione che la Rai smentisce

Il rapper comunque non si lascia intimidire e fa i nomi e cognomi dei rappresentanti della Lega che avversano il ddl Zan. Poi l'appello al premier per il mondo dello spettacolo.

L'intervento di Fedez

"In prima battuta l'approvazione non c'è stata - spiega il rapper dal palco - O meglio, dai vertici di Rai3 mi hanno chiesto di omettere dei nomi, dei partiti e di edulcorarne il contenuto. Ho dovuto lottare un pochino, un po' tanto, ma alla fine mi è stato dato il permesso di esprimermi liberamente. Grazie. Mi assumo tutte le responsabilità di ciò che dico e faccio, sappiate però che il contenuto di questo intervento è stato definito dalla vice direttrice di Rai3 come 'inopportuno'".

Fedez a Draghi:

"Intervenga per il mondo dello spettacolo come fatto con la Superlega" - "Buon primo maggio a tutti i lavoratori, anche a chi il lavoro ce l'ha ma non ha potuto esercitarlo per oltre un anno - ha aggiunto -. Per i lavoratori dello spettacolo questa non è più una festa. Caro Mario, capisco che il calcio è il vero fondamento di questo Paese, però non dimentichiamoci che il numero dei lavoratori del calcio e quello dello spettacolo si equivalgono. Quindi, non dico qualche soldo, ma almeno qualche parola, un progetto di riforma in difesa di un settore che è stato decimato da questa emergenza e che è regolato da normative stabilite negli anni 40 e mai modificate fino ad oggi. Quindi, caro Mario, come si è esposto nel merito della Superlega con grande tempestività, sarebbe altrettanto gradito il suo intervento nel mondo dello spettacolo".

L'attacco a Lega e Ostellari sul ddl Zan

"A proposito di Superlega, due parole per l'uomo del momento, il 'sonnecchiante' Ostellari (Andrea, presidente della commissione Giustizia del Senato, ndr). Ha deciso che un disegno di legge di iniziativa parlamentare, quindi massima espressione del popolo, che è stato già approvato alla Camera come il ddl Zan, può essere tranquillamente bloccato dalla voglia di protagonismo di un singolo, cioè se stesso", dice Fedez.

Le Reazioni

Dalla Rai, dopo la denuncia di Fedez, "ci aspettiamo parole chiare, di scuse e di chiarimento". A chiederlo è il segretario del Pd, Enrico Letta, che ringrazia il rapper per "le sue parole forti che rendono possibile rompere un tabù, cioè che non si può parlare di diritti perché siamo in pandemia". Per il leader dem, invece, la situazione sanitaria non impedisce di fare battaglie per i diritti, lo ius soli come il ddl Zan".

Di Maio: "In democrazia niente censure"

Solidarietà a Fedez arriva anche dal ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, che del rapper parla come di "una persona che in tutto quello che fa ci mette sempre il cuore. Ogni artista deve avere la possibilità di esibirsi liberamente, esprimendo le proprie idee e mostrando la propria arte. La musica è qualcosa di profondo che molto spesso ci permette di capire e affrontare problematiche legate alle persone e alla nostra società". Per Di Maio, "la musica è libertà, trasmette emozioni e ci aiuta a comprendere, analizzare, maturare. Penso che il rispetto sia la cosa più importante e stia alla base di tutto, significa saper accettare le critiche e le idee diverse dalle nostre. E un Paese democratico non può accettare alcuna forma di censura".

Zingaretti: "Fedez ha citato frasi della Lega"

Con il rapper si schier aanche l'ex leader del Pd e presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti: "Fedez ha citato frasi ed espressioni di alcuni politici della Lega. Forse ora se ne vergognano, ma certo la soluzione non può essere la censura di un artista". Zingaretti ricorda quindi che "ci sono esseri umani picchiati e offesi solo per quello che sono. Dovrebbe essere naturale approvare una legge che li tuteli. Questa è la legge Zan e va approvata".

Salvini: "Prendiamo un caffè"

Il leader della Lega, Matteo Salvini, aveva invece già replicato a Fedez su Facebook poco dopo il concerto: "Adoro la Libertà. Adoro la musica, l'arte, il sorriso. Adoro e difendo la libertà di pensare, di scrivere, di parlare, di amare. Ognuno può amare chi vuole, come vuole, quanto vuole. E chi discrimina o aggredisce va punito, come previsto dalla legge. E' già così, per fortuna. Chi aggredisce un omosessuale o un eterosessuale, un bianco o un nero, un cristiano o un buddhista, un giovane o un anziano, rischia fino a 16 anni di carcere. E' gia' cosi'. Reinvito Fedez a bere un caffè, tranquilli, per parlare di libertà e di diritti". Leggi anche Doppio asfalto di sangue a Brescia, altre due vite stroncate: una delle vittime ancora non identificata Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo Seguici sul nostro canale Youtube 41esimoparallelo
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