Uccide un 19enne a Tortolì - Ha ucciso il figlio 19enne della sua ex compagna nella casa di via Monsignor Virgilio in pieno centro a Tortolì, in provincia di Nuoro. Prima, però, si e' avventato sulla madre, Paola Piras, di 50 anni, con coltellate all'addome e al torace, al collo e al viso, alle braccia e alle gambe, poi ha tentato la fuga.
Ma e' durata poco. Dopo appena una mattinata di ricerche l'uomo viene catturato dai carabinieri poco lontano dall'abitazione dov'è avvenuto il delitto: aveva ancora i jeans sporchi di sangue.
Uccide il figlio 19enne poi colpisce lei al collo e al viso
La furia omicida di Masih Shahid, operaio metalmeccanico 29enne di origini pakistane, è diventata una vera e propria mattanza stamattina all'alba, quando si e' introdotto all'interno dell'appartamento dove madre e figlio vivevano.
Mirko Farci, paga con la sua vita il tentativo di difendere la mamma dall'aggressione dell'ex, giunto all'improvviso nell'appartamento al primo piano della palazzina probabilmente arrampicandosi su un tubo della pluviale e violando la misura del divieto di avvicinamento che gli era inflitto dal giudice per precedenti maltrattamenti.
Intorno alle sei parte la giunge la primissima telefonata al 112 e sul posto giungono i Carabinieri della stazione di Tortolì che hanno dato un'allarme al 118.
All'arrivo delle ambulanze Mirko era già morto
All'arrivo delle ambulanze, il ragazzo era già morto. La donna invece è in gravissime condizioni ed è trasportata d'urgenza all'ospedale di Lanusei, dove e' stata sottoposta a un intervento chirurgico particolarmente delicato.
In queste ore la donna lotta tra la vita e la morte nel reparto di Rianimazione
Nel frattempo scatta la caccia all'uomo. Cercano il fuggitivo nelle vecchie case del centro storico di Tortolì dove l'uomo ormai vive.
In tarda mattinata la svolta: Masih Shahid viene finalmente avvistato e catturato nei pressi di un supermercato Eurospin, a circa due chilometri dalla palazzina dove si e' consumato il delitto. Aveva ancora addosso gli abiti sporchi di sangue con i quali e' stato condotto, tra le urla di condanna e sdegno di molti cittadini, nella caserma dei carabinieri di Tortoli'.
Uccide il 19enne, preso il mostro di Tortolì
Lì dentro ci resterà meno di un'ora: appena il tempo di potersi cambiare e consegnare i vestiti imbrattati agli specialisti del Ris di Cagliari.
I militari optano per trasferirlo nella sede della Compagnia dei Carabinieri di Lanusei in vista dell'interrogatorio da parte della Pm Giovanna Morra, titolare dell'inchiesta, alla presenza del suo avvocato, Saverio Mereu, nominato d'ufficio. Ad attenderlo fuori dalla caserma di Tortolì una folla inferocita che lo avrebbe voluto linciare al grido di "assassino" e "bastardo".
Uccide il 19enne, il mancato linciaggio degli abitanti
Nel tentativo di far indietreggiare la calca di persone che si era avventata sul 29enne due carabinieri sono rimasti feriti.
Dice il sindaco Massimo Cannas: "Siamo attoniti e scossi da questa tragedia che ha spezzato irrimediabilmente la serenità della nostra comunità. Cio' che e' accaduto al giovane Mirko e a sua madre e' intollerabile e inaccettabile". Struggenti sui social i saluti al ragazzo.
Il cordoglio per la morte di Mirko
"Sei stato coraggioso, Mirko, hai pagato con la vita il tuo gesto eroico. Oggi e' un giorno triste per la nostra comunità"
E su Facebook compaiono anche i primi post di esponenti politici. "Un omicidio mostruoso che spacca il cuore e lascia senza fiato - si legge sul social del leader della Lega Matteo Salvini - Ciao Mirko, dolce, eroico ragazzo, ci stringiamo tutti in preghiera per la tua mamma e nell'abbraccio ai tuoi cari". (Ansa)
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