Nelle ultime settimane, diversi testimoni, stanno fornendo sul caso della piccola Denise Pipitone dettagli importanti e attendibili. L'ultima novità riguarda una lettera, che al contrario della precedente non è anonima e che la procura adopererà nel suo percorso alla ricerca della verità.
Denise, l'estratto della lettera
Un estratto della lettera è stato presentato al programma Rai "Ore 14"; tra i dettagli che saltano all'occhio vi è poi un particolare: il testimone, dichiara di non essere un collaboratore di giustizia. Tra i nomi che emergono, inoltre, vi è quello di Claudio Corona. Ripercorrendo la storia di quest'ultimo emerge che l'uomo era stato arrestato nel 2012 nel corso dell'operazione "Tonno Bianco", connessa al traffico di stupefacenti. Tuttavia, per quel che riguarda Denise, Claudio Corona, non è mai stato indagato.
Il testimone, convinto delle sue parole, non solo firma la missiva, ma dichiara di volersi sottoporre ad un incontro con la Procura, perchè in possesso di informazioni importanti. Informazioni che possono far luce sulla scomparsa della bambina.
Un altro testimone a chi l'ha visto
Gli elementi emersi dalla lettera, sono poi parzialmente confermati anche da un altro testimone. Questo è stato ospite a Chi l'Ha Visto? con voce camuffata e volto coperto. Argomento dell'intervista sono stati proprio i rapporti di Claudio Corona.
Dice: " Ho avuto modo di conoscerli per un lungo periodo, di lavorare con loro e fare altre cose. Lavoro sporco, non lavoro pulito. A Mazara del Vallo quasi tutte le persone li temono. Avendo traffici illeciti, queste persone si difendono tra di loro"
I rapporti con la mala vita
"Se qualcuno a Mazara volesse parlare… lo sanno tutti dei suoi (di Claudio Corona) traffici, delle sue attività che passavano dallo spaccio di stupefacenti, sia leggeri che pesanti. Aveva il rispetto e la frequentazione con personaggi malavitosi di un certo calibro. A parecchi incontri con questi malavitosi c’ero anche io. Loro avevano in mezzo a delle campagne tra Castelvetrano e Campobello di Mazara, nella parte interna, un vecchio casolare dove tenevano i trattori e potevano visionare se arrivavano macchine o polizia…"
Il testimone fa anche altri nomi, Pino Burzotta, Vito Gondola, Fabrizio Messina Denaro - in vita e in regime di sorveglianza speciale -. E oltre i possibili incontri con i boss della mafia, l'ospite della Sciarelli, sostiene anche del possesso di armi e apparecchi per la rilevazioni di cimici e telecamere.
Gli spostamenti della Corona e il messaggio dell'amica
Nel corso della puntata di Storie Italiane, gli accenti sono stati posti sugli spostamenti di Anna Corona, proprio nel giorno della scomparsa di Denise. Le cellule del cellulare, che si accende e si spegne, attirano l'attenzioni di quanti provano a chiarire la posizione della Corona in tutta la vicenda. Mentre, un altro mistero riguarda quelle brevissime telefonate, tra la Corona e una sua amica e nel particolare un messaggio:
"Buonanotte se non hai fatto niente di male"
In quei giorni, Anna Corona e l'amica, si sono scambiate 1233 chiamate, come riporta Leggo, e soprattutto squilli. Le chiamate molto brevi, si sono interrotte quando si è scoperta l'intercettazione delle suddette.
Questa sera a chi l'ha visto
Questa sera, a Chi l'Ha Visto, verranno mostrati nuovi documenti, le rilevazioni all'epoca compiute da Battista Della Chiave (il testimone sordomuto). Proprio sulle dichiarazioni di quest'ultimo, la redazione di Rai 3 ha effettuato controlli incrociati con esperti della lingua dei segni. (Fonti: IlFattoQuotidiano,Leggo,Corriere dell'Umbria)
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