📍 Luogo: Kiev
Vertice a Kiev. I leader europei Emmanuel Macron, Keir Starmer, Friedrich Merz e Donald Tusk sono arrivati oggi. L’incontro con Volodymyr Zelensky segna una fase importante nel conflitto tra Russia e Ucraina, a più di tre anni dall’inizio della guerra.
Putin celebra la Giornata della Vittoria, l’Europa risponde da Kiev
Il vertice si tiene il giorno dopo la parata sulla Piazza Rossa a Mosca. Durante l’evento, il presidente Vladimir Putinha ribadito il pieno appoggio all’offensiva militare. Al suo fianco, il leader cinese Xi Jinping.
L’appello europeo: “Cessate il fuoco di 30 giorni”
In una dichiarazione congiunta, i leader europei hanno chiesto a Mosca di accettare un cessate il fuoco totale e incondizionato per 30 giorni. La tregua servirebbe ad aprire uno spazio concreto per negoziati di pace strutturati.
“Lo spargimento di sangue deve cessare. La Russia deve fermare l’invasione. L’Ucraina ha diritto a essere una nazione libera e sicura”, hanno affermato.
Nel caso di un rifiuto da parte della Russia, Unione Europea e Stati Uniti sarebbero pronti a introdurre nuove sanzioni economiche congiunte.
Vertice Kiev: Meloni partecipa in videoconferenza. Trump sostiene la proposta
La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha preso parte al vertice in videocollegamento. Ha ribadito il sostegno dell’Italia alla linea europea. Anche il presidente USA Donald Trump ha appoggiato l’iniziativa, definendola un “passaggio chiave verso la fine del conflitto”.
Nel frattempo, Kiev e l’Unione Europea hanno annunciato la creazione di un tribunale speciale internazionale. L’organo giudiziario servirà a processare i vertici russi per crimine di aggressione.
Peskov: “No alla tregua finché arrivano armi all’Ucraina”
Il portavoce del Cremlino, Dmitrij Peskov, ha respinto la proposta. Ha dichiarato che Mosca accetterà una tregua solo se l’Occidente interromperà le forniture militari a Kiev.
Secondo Peskov, le truppe russe stanno avanzando con sicurezza e l’Ucraina non sarebbe pronta a negoziare.
Vertice Kiev: Unità europea e pressione diplomatica
La visita congiunta dei quattro leader rappresenta un segnale di unità europea. L’obiettivo è fare pressione su Mosca e aprire una fase concreta di dialogo. Nel frattempo, i combattimenti proseguono e ogni spiraglio diplomatico diventa cruciale per fermare il conflitto.
