📍 Luogo: Milano
Momenti di terrore nel cuore di Milano, dove nella notte tra venerdì 10 e sabato 11 maggio un uomo è stato brutalmente accoltellato davanti all’hotel Berna, in via Napo Torriani, a pochi passi dalla stazione Centrale. L’aggressione è avvenuta intorno alle 6 del mattino, al culmine di una violenta lite tra colleghi. La vittima, un cittadino egiziano di 50 anni, è stata colpita con numerosi fendenti.
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, l’aggressore sarebbe Emanuele De Maria, 35enne napoletano, detenuto in semilibertà presso il carcere di Bollate. L’uomo era autorizzato a uscire di giorno per lavorare, proprio presso l’hotel in cui si è consumata l’aggressione. Ma nella serata di venerdì non ha fatto ritorno in carcere, facendo così scattare l’allarme e violando le disposizioni imposte dal regime carcerario.
La vittima è grave, operata al Niguarda di Milano
I soccorsi sono stati tempestivi: il 118 è intervenuto sul posto alle 6.17, trasportando d’urgenza l’uomo ferito all’ospedale Niguarda, dove è stato sottoposto a un intervento chirurgico d’urgenza. Le sue condizioni sono gravi, e la prognosi resta riservata. Gli investigatori stanno cercando di acquisire tutti gli elementi utili per fare piena luce sulla dinamica dei fatti, compreso l’analisi dei filmati di videosorveglianza nella zona.
Una fuga che riporta alla mente il passato
Il nome di Emanuele De Maria non è nuovo alle cronache: nel 2018 era stato arrestato per l’omicidio di Oumaima Rache, una giovane prostituta tunisina di 23 anni, uccisa a Castel Volturno nel 2017. Anche allora, dopo il delitto, si era dato alla fuga, venendo catturato in Germania, a Weener, cittadina vicino al confine con i Paesi Bassi.
L’aggressione di oggi riapre ferite mai chiuse e pone interrogativi sulla gestione dei permessi lavorativi per detenuti con precedenti così gravi.
Caccia all’uomo in tutta Italia
Attualmente, De Maria è ricercato su tutto il territorio nazionale. Le forze dell’ordine hanno avviato una caccia all’uomo, con pattuglie in allerta anche alle frontiere. La Polizia di Stato invita chiunque abbia informazioni utili a contattare immediatamente il 112 o il 113.
La comunità milanese è scossa e le autorità ribadiscono l’urgenza di collaborazione da parte dei cittadini per assicurare il fuggitivo alla giustizia quanto prima.