📍 Luogo: Pinarella di Cervia
Sabato mattina, 25 maggio 2025, la spiaggia di Pinarella di Cervia, nel Ravennate, è stata teatro di un drammatico incidente che ha spezzato la vita di Elisa Spadavecchia, 66 anni, insegnante in pensione originaria dell’Emilia-Romagna. La donna stava passeggiando sul bagnasciuga quando una ruspa, in manovra sulla sabbia, l’ha improvvisamente investita e travolta, uccidendola sul colpo.
La vittima era arrivata la sera prima nella località balneare per trascorrere un fine settimana di relax insieme ad alcuni familiari. Purtroppo, la sua vacanza si è trasformata in tragedia nel giro di pochi istanti.
Il mezzo era non autorizzato: aperta un’indagine per omicidio colposo
Secondo quanto riferito dalla Cooperativa dei bagnini, la ruspa era in azione senza alcuna autorizzazione. La Procura di Ravenna, attraverso la PM Lucrezia Ciriello, ha aperto un’indagine per omicidio colposo, coordinando i rilievi effettuati dai carabinieri della Compagnia di Cervia.
Alla guida della ruspa un uomo di 54 anni, residente a Cesena, che risulta essere anche il proprietario del mezzo. L’uomo è stato identificato e denunciato a piede libero. Non è stato sottoposto ad alcuna misura cautelare, in quanto il fatto è avvenuto sul demanio marittimo, configurando il reato come omicidio colposo e non omicidio stradale, che prevede differenti misure in caso di flagranza.
Il conducente ha un precedente per omicidio stradale
A rendere ancora più grave la vicenda è il fatto che l’indagato risulta già imputato per un precedente omicidio stradale avvenuto nel 2022, per il quale è ancora in corso un processo. Un dato inquietante che fa emergere ulteriori interrogativi sulla possibilità di affidare un mezzo pesante a una persona con un passato giudiziario simile.
La testimonianza: «La ruspa correva troppo, manovra assurda in retromarcia»
Un testimone oculare, un uomo di Bologna che si trovava a pochi metri da Elisa al momento dell’incidente, ha fornito una testimonianza chiave. Secondo il suo racconto, riportato da Il Resto del Carlino, la donna si era fermata sulla riva, con i piedi nell’acqua, dopo essersi chinata per un attimo. Era in piedi quando la ruspa ha effettuato una repentina manovra in retromarcia, senza alcun preavviso.
«Correva troppo», ha riferito l’uomo, sottolineando come mancassero segnali acustici, cartelli o delimitazioni che indicassero la presenza del mezzo in azione. Nessuna zona era stata transennata, né vi era personale a controllare il perimetro dell’intervento.
Comunità sotto shock, si cerca giustizia per Elisa
La morte di Elisa Spadavecchia ha suscitato dolore e indignazione tra residenti e turisti. L’assenza di autorizzazioni, l’imprudenza nelle manovre e l’assenza di segnali di sicurezza rendono la vicenda ancora più inaccettabile. I familiari, sconvolti, chiedono che venga fatta piena luce sull’accaduto e che vengano accertate tutte le responsabilità.
Le indagini proseguiranno nei prossimi giorni per chiarire ogni dettaglio della dinamica e capire chi abbia autorizzato – o tollerato – la presenza del mezzo sulla spiaggia in pieno giorno e in alta stagione.