Le elezioni comunali 2025 entrano nel vivo: oggi, domenica 25 maggio, e domani, lunedì 26, i cittadini di 126 Comuni italiani sono chiamati a votare per eleggere i nuovi sindaci e rinnovare i consigli comunali. I seggi restano aperti oggi fino alle 23 e riapriranno domani dalle 7 alle 15.
Tra i centri interessati, 117 si trovano nelle regioni a statuto ordinario, mentre altri 9 sono comuni siciliani attualmente commissariati. L’affluenza registrata alle ore 12 è del 13,55%, in calo rispetto al 15,54% delle precedenti elezioni comunali. Un dato che fa riflettere sull’interesse dei cittadini per il voto locale.
I Comuni più importanti al voto: da Genova a Taranto
Tra i 126 Comuni coinvolti spiccano quattro capoluoghi: Genova, unico capoluogo di regione, e tre capoluoghi di provincia – Ravenna, Taranto e Matera. Si tratta di realtà significative sul piano politico e amministrativo, dove il voto rappresenta un test importante anche per gli equilibri nazionali.
Dei 117 Comuni a statuto ordinario, 86 hanno una popolazione inferiore ai 15mila abitanti, mentre 31 superano questa soglia. Proprio nei Comuni più grandi, se nessun candidato dovesse raggiungere il 50% + 1 dei voti validi, si tornerà al voto domenica 8 e lunedì 9 giugno per il ballottaggio, in concomitanza con i Referendum abrogativi.
Elezioni Comunali – Come si vota: regole e differenze tra piccoli e grandi Comuni
Sulla scheda elettorale delle Comunali compaiono i nomi di tutti i candidati sindaco e, accanto, le liste che li sostengono. L’elettore può:
- Votare solo per il sindaco,
- Votare solo per una lista,
- Votare per un sindaco e per una lista a lui collegata,
- Nei Comuni con più di 15mila abitanti, è possibile anche il voto disgiunto, cioè scegliere un sindaco e una lista non collegata a lui.
Si possono inoltre esprimere fino a due preferenze per i consiglieri comunali, purché siano di genere diverso (un uomo e una donna) e appartenenti alla stessa lista.
Nei Comuni con meno di 15mila abitanti, viene eletto al primo turno il candidato sindaco che ottiene il maggior numero di voti. In quelli con più di 15mila abitanti, invece, è necessario superare la soglia del 50% + 1. In caso contrario, i due candidati più votati si sfideranno al ballottaggio.
Elezioni e partecipazione: un primo dato sull’affluenza
I primi dati sull’affluenza non sono incoraggianti. Alle 12 di domenica 25 maggio, ha votato solo il 13,55% degli aventi diritto nelle regioni a statuto ordinario, facendo registrare un calo rispetto alle precedenti comunali. Un fenomeno da monitorare nelle prossime ore, in vista dell’affluenza finale che si conoscerà solo lunedì pomeriggio.