Variante Nimbus del Covid-19 sotto il microscopio

Covid, contagi in aumento in Italia: cresce l’allarme per la nuova variante Nimbus

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Written by Irene Vitturri

1 Giugno 2025

I contagi da Covid-19 tornano a salire in Italia e a preoccupare è soprattutto la nuova variante del virus, denominata Nimbus (NB.1.8.1), che l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha recentemente inserito tra le varianti sotto osservazione. Sebbene i numeri attuali siano ancora contenuti, i dati aggiornati dal Ministero della Salute per la settimana 22-28 maggio mostrano un lieve aumento rispetto alla settimana precedente: 304 casi contro 298, e 18 decessi contro i 5 registrati nella settimana precedente. Sale anche il tasso di positività, che passa dall’1,1% all’1,2%.

La variante Nimbus: cos’è e perché preoccupa l’Oms

La variante Nimbus, tecnicamente nota come NB.1.8.1, è un nuovo lignaggio del virus Sars-CoV-2 che ha fatto la sua prima comparsa in Cina il 22 gennaio 2025. Si tratta di una discendente del lignaggio XDV.1.5.1, a sua volta figlio del ceppo JN.1. Secondo gli esperti, la Nimbus contiene mutazioni nella proteina spike che potrebbero aumentarne la trasmissibilità rispetto alla variante attualmente dominante (LP.8.1).

A lanciare l’allarme è stato il virologo italiano Federico Gueli, noto per il suo ruolo nella sorveglianza genetica delle varianti. Le sequenze inviate alla banca dati GISAID con il codice della nuova variante sono aumentate rapidamente, passando da 2,5% al 10,7% a livello globale in poche settimane. In Europa, la diffusione si è attestata intorno al 6%.

Covid in Italia: la situazione attuale

In Italia, la variante Nimbus non è ancora ufficialmente rilevata nei dati di sequenziamento, ma gli esperti si aspettano aggiornamenti a breve. L’ultimo report del Ministero della Salute ha mostrato un incremento dei test effettuati (26.382 contro 26.183 della settimana precedente) e un aumento dei contagi, sebbene restino su livelli contenuti.

Secondo i dati, la risalita dei casi è iniziata a maggio, in concomitanza con l’allerta Oms sull’attività globale del virus, che ha raggiunto l’11% di positività nei test, un livello che non si registrava da luglio 2024.

Come evolve il virus: la strategia dei ricombinanti

Il team di Gueli e altri ricercatori ha osservato che le varianti emergenti, inclusa la variante Nimbus, sono il risultato di ricombinazioni genetiche multiple. Questo significa che il virus, per continuare a sopravvivere, tende a unire parti di genomi diversi per accumulare mutazioni vantaggiose che migliorino sia la trasmissibilità sia la capacità di eludere il sistema immunitario.

Insieme alla Nimbus, sotto osservazione ci sono anche altre varianti come la XFG e la XFP, emersa recentemente in India. Quest’ultima contiene mutazioni nella proteina spike già rilevate in alcune varianti africane, e mostra un’alta diffusione tra i viaggiatori internazionali.

Le raccomandazioni dell’Oms e la sorveglianza in Italia

L’Oms invita i Paesi a intensificare il sequenziamento e il tracciamento delle varianti, in modo da prevenire focolai incontrollati. In Italia, la sorveglianza resta attiva grazie ai laboratori sentinella, ma la riduzione delle sequenze inviate può rendere più difficile il monitoraggio tempestivo.

I cittadini sono invitati a mantenere comportamenti responsabili, soprattutto in ambienti affollati, e a consultare fonti ufficiali per aggiornamenti sullo stato delle varianti in circolazione.

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