Terzo mandato, De Luca interviene nel dibattito politico e avverte: “La Lega senza Veneto e Lombardia perde la sua identità”
Il dibattito sul terzo mandato continua ad animare la scena politica italiana, e tra i protagonisti del confronto si fa sentire anche Vincenzo De Luca. Il presidente della Regione Campania ha espresso parole nette a favore della scelta di Giorgia Meloni, definendola una mossa intelligente per evitare fratture nella maggioranza. Ma ha anche lanciato un monito alla Lega, la cui sopravvivenza politica, secondo lui, dipende proprio dalla possibilità di riconfermare i propri governatori.
De Luca: “Meloni ha evitato un conflitto interno non banale”
Il governatore campano ha voluto sottolineare come la premier abbia saputo evitare una spaccatura interna: “Credo che Meloni abbia mostrato, ancora una volta, intelligenza politica evitando un conflitto interno non banale”. Secondo De Luca, la questione del limite ai mandati non è un tema marginale ma potrebbe avere ripercussioni sull’intera tenuta della coalizione.
La Lega senza Veneto e Lombardia rischia grosso
Per De Luca, il nodo più critico riguarda il Carroccio: “Se perde Veneto e Lombardia, ha perduto la sua ragione sociale. Non ha più senso di esistere”, ha dichiarato con parole forti. Il presidente campano punta il dito sulla centralità di queste due regioni per la Lega, che potrebbero sfuggirle se non venisse approvata una deroga al limite dei due mandati.
“La norma sul terzo mandato si può approvare in 48 ore”
Secondo De Luca, non ci sarebbero ostacoli reali all’approvazione della norma: “Se il governo vuole, la norma sul terzo mandato si approva in 48 ore. Non credo che il Parlamento rappresenti un ostacolo”. Il suo messaggio è chiaro: la volontà politica può superare i tecnicismi normativi.
Uno scontro sottovalutato all’inizio dell’anno
Il governatore campano ricorda come a gennaio non fosse ancora percepita la portata potenziale dello scontro: “A inizio anno non c’era la percezione di quanto la vicenda regionale potesse spaccare anche la maggioranza”. Ma ora, secondo lui, la spaccatura è evidente, e la Lega è pronta a fare le barricate per difendere le sue posizioni.
Il paragone con Berlusconi: “Anche lui lasciò margini di flessibilità”
De Luca ha poi accostato l’approccio di Meloni a quello di Silvio Berlusconi, sottolineando la necessità di una certa flessibilità politica: “Berlusconi fece la stessa cosa: lasciò margini di flessibilità”. Una visione che contrasta con le rigidità ideologiche e che, secondo De Luca, permette alla premier di mantenere la coesione.
Meloni tra equilibrio e pragmatismo
Infine, De Luca ha elogiato l’approccio pragmatico della premier: “Meloni, da presidente del Consiglio, sa bene che le conviene evitare conflitti marginali”. Un modo per proteggere la stabilità del governo in un momento delicato, mantenendo al contempo l’equilibrio tra gli alleati.
Un dibattito destinato a incidere sulle regionali
Il tema del terzo mandato si intreccia direttamente con le prossime elezioni regionali in Veneto, Campania, Puglia, Marche e Toscana. Le posizioni espresse da De Luca evidenziano quanto la posta in gioco sia alta, non solo per le singole regioni ma per l’intera architettura del centrodestra.