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Delitto di Garlasco, nuova ipotesi shock: Chiara Poggi uccisa da due persone

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Written by Redazione

12 Giugno 2025

📍 Luogo: Garlasco

Delitto di Garlasco, spunta l’ipotesi di due aggressori: nuove analisi riaprono scenari sul caso Chiara Poggi

Il delitto di Garlasco torna a far discutere con un nuovo colpo di scena. Secondo l’ultima ricostruzione della Procura di Pavia, Chiara Poggi potrebbe essere stata uccisa da due persone, con l’impiego di più armi. Un’ipotesi che rivede completamente il quadro emerso nel processo che ha portato alla condanna di Alberto Stasi.

Nuove analisi sul delitto di Garlasco

La Procura sta lavorando sull’ipotesi che Chiara Poggi sia stata aggredita da due persone, come suggerirebbero la natura delle ferite e la dinamica del delitto. Gli inquirenti sono giunti a queste conclusioni dopo la rilettura degli atti del 2007 e la rivalutazione dell’autopsia del medico legale Marco Ballardini.

Più armi e ferite diverse

Il referto autoptico parla di lesioni compatibili con pugni e ferite da taglio. Ballardini non escludeva già allora l’uso di più strumenti per colpire Chiara: uno dei dettagli riguarda le palpebre, dove sono state trovate ferite superficiali compatibili con lame sottili o punte.

L’arma del delitto resta un mistero

Il corpo contundente utilizzato, secondo l’autopsia, non corrisponderebbe a strumenti usuali. L’ipotesi è quella di una violenza estrema esercitata anche con i pugni. Le ecchimosi in regione periorbitale confermerebbero colpi dati a mani nude o con strumenti di fortuna.

Sempio indagato: l’impronta sul luogo del delitto

Andrea Sempio è formalmente indagato per omicidio “in concorso con Alberto Stasi o altri”. Decisiva è l’impronta 33 del suo palmo destro trovata in casa Poggi. Secondo la difesa, Sempio frequentava spesso l’abitazione. Tuttavia, il Ris di Cagliari sta realizzando una nuova ricostruzione 3D per verificare la compatibilità con la scena del crimine.

Le tre gocce di sangue: dettaglio chiave

Tre gocce di sangue davanti al divano continuano a generare dubbi. Secondo i Ris, potrebbero essere legate alla fase iniziale dell’aggressione, forse un pugno al volto che avrebbe provocato la fuga della vittima.

Tracce sulla scala verso la cantina

Altre anomalie sono state individuate sulle scale della villetta, tra il terzo e quarto gradino che portano alla cantina. Qui è stato forse inflitto il colpo finale a Chiara. Una traccia ematica sulla parete suggerisce una seconda azione violenta in quel punto.

Un quadro alternativo alla condanna di Stasi

Tutti questi elementi dipingono una scena ben diversa da quella emersa nel processo a carico di Alberto Stasi, ex fidanzato di Chiara, oggi in carcere per scontare una condanna a 16 anni. L’uomo ha sempre dichiarato la propria innocenza.

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