Maria Rosaria Boccia indagata per falso e truffa: la Procura di Napoli verifica la regolarità della sua laurea e della tesi finale, con controlli a Parthenope, Pegaso e Luiss
L’inchiesta che coinvolge Maria Rosaria Boccia continua a far discutere: la Procura di Napoli ha avviato accertamenti sulla regolarità della sua carriera universitaria. Le indagini puntano a verificare la validità della laurea e della tesi finale, con un blitz della Guardia di Finanza negli uffici di tre università.
Le accuse a Maria Rosaria Boccia: cosa contesta la Procura
Maria Rosaria Boccia è indagata per truffa, falso in atto pubblico e plagio. I magistrati vogliono fare chiarezza sull’intero percorso accademico della donna, compresa la regolarità della sua tesi di laurea. Gli accertamenti puntano a verificare se la documentazione presentata sia autentica e se il titolo di studio ottenuto sia legittimo.
Il blitz in tre università italiane
Il provvedimento ha portato la Guardia di Finanza a eseguire sopralluoghi e acquisizioni di atti in tre atenei: l’Università Parthenope, l’università telematica Pegaso e la Luiss. Le università, in questo contesto, sono considerate potenziali parti lese.
I punti critici del percorso accademico
Gli investigatori si concentrano soprattutto sul trasferimento da Parthenope a Pegaso e sulla validità dell’autocertificazione degli esami sostenuti. Particolare attenzione è posta anche alla tesi di laurea: gli inquirenti sospettano che il lavoro presentato da Boccia possa essere stato copiato da un’altra studentessa laureata alla Luiss.
Le tecnologie usate per rilevare eventuali plagi
Per accertare il sospetto di plagio, è stato utilizzato un software che confronta contenuti accademici simili. Il sistema è ormai comune tra gli atenei italiani per contrastare le frodi nei lavori di tesi.
Il ruolo della denuncia interna della Pegaso
L’indagine è partita da una denuncia interna dell’università Pegaso, che aveva avviato un’istruttoria dopo il clamore mediatico legato al caso Boccia-Sangiuliano. La documentazione acquisita servirà a ricostruire passo dopo passo l’intera carriera accademica della donna.
I legami con l’ex ministro Sangiuliano
L’inchiesta ha avuto ripercussioni anche sull’ex ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, che ha dovuto lasciare l’incarico in seguito alla vicenda. Tuttavia, il tribunale dei ministri ha archiviato le accuse nei suoi confronti per peculato e rivelazione di segreti d’ufficio.
Il secondo fronte delle indagini: stalking e pressioni
Parallelamente, la Procura di Roma ha interrogato Boccia per oltre quattro ore per reati legati a presunte pressioni esercitate su Sangiuliano. Le accuse riguardano stalking e lesioni psicologiche, con ulteriori accertamenti in corso.
Quali sviluppi ora?
I magistrati ora dovranno confrontare i dati raccolti dalle tre università. Se emergeranno irregolarità, le accuse di truffa, falso e plagio potrebbero essere confermate. Boccia ha sempre sostenuto la legittimità del proprio percorso di studi e avrà modo di difendersi nei prossimi passaggi dell’inchiesta.