Tassa sui morti a Napoli

Tassa sui morti a Napoli, 360 euro per le cremazioni fuori città: esplode la polemica contro Manfredi

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Written by Redazione

13 Giugno 2025

📍 Luogo: Napoli

Tassa sui morti a Napoli: la nuova delibera comunale introduce un contributo di 360 euro per le cremazioni fuori città, scatenando proteste e appelli al sindaco Manfredi

Una delibera del Comune di Napoli ha scatenato un’ondata di polemiche. La decisione di introdurre una tassa di 360 euro per il trasporto delle salme fuori città e il successivo rientro delle urne cinerarie ha sollevato l’indignazione dei concessionari dei templi crematori e delle famiglie colpite da lutti. Il provvedimento viene definito da molti come una vera e propria “tassa sui morti”.

360 euro per la cremazione fuori città: scoppia la protesta

La nuova delibera comunale prevede due voci di spesa: 120 euro per il trasferimento delle salme fuori dal territorio cittadino e 240 euro per il rientro delle urne cinerarie, per un totale di 360 euro. L’iniziativa ha l’obiettivo dichiarato di riequilibrare i conti pubblici, ma ha generato un immediato malcontento, finendo per colpire uno dei momenti più delicati della vita: quello dell’ultimo saluto.

L’accusa: “Una Napoli che tassa il dolore”

In una nota congiunta, i concessionari dei templi di cremazione di Castel Volturno, Domicella, Cava dè Tirreni e Montecorvino hanno espresso “profonda preoccupazione” e attaccato frontalmente la decisione del Comune. Secondo loro, si tratta di una misura “miope e ingiustificata”, che penalizza le famiglie già provate dal dolore della perdita.

La tassa andrebbe a colpire chi non può o non vuole utilizzare l’unico impianto di cremazione presente in città, andando così a ledere la libertà di scelta e il rispetto delle volontà familiari.

Una tassa contro “la libertà e la dignità del commiato”

Nel comunicato si legge:

“È inaccettabile che una scelta così intima venga gravata da un onere aggiuntivo solo perché non si utilizza l’unico impianto crematorio di Napoli”.

I firmatari parlano di una tassa che snatura la cremazione come scelta etica, compromettendo i principi di dignità, libertà e rispetto del lutto.

L’appello al sindaco Manfredi

Il bersaglio principale delle critiche è il sindaco Gaetano Manfredi. I concessionari chiedono un passo indietro e lanciano un appello diretto:

“Napoli sta vivendo una rinascita sociale, artistica e urbanistica. È questo il modello che vogliamo anche per i defunti? Una città che tassa il dolore, mortifica la libertà e svende la dignità del commiato?”

Concludono così:

“Invitiamo il sindaco Manfredi a ritirare il provvedimento: la morte merita rispetto, non balzelli”.

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