📍 Luogo: Angera
Una tragedia sconvolgente ha scosso la tranquillità di Angera, piccolo centro del Varesotto, dove nella tarda mattinata di lunedì 16 giugno un uomo ha fatto irruzione in un ospedale armato di pistola, ha ucciso la moglie ricoverata e poi si è tolto la vita. Il dramma si è consumato in pochi istanti all’interno di una delle stanze del reparto dove la donna era degente.
Spara alla moglie in ospedale e si uccide: choc ad Angera
Intorno alle 12, l’uomo – un anziano residente della zona – ha raggiunto il reparto dell’ospedale di Angera dove si trovava ricoverata sua moglie. Portava con sé un’arma da fuoco, nascosta sotto i vestiti. Nessuno si è accorto della pistola, fino al momento in cui ha fatto irruzione nella stanza della donna e ha esploso alcuni colpi, colpendola mortalmente. Subito dopo, ha rivolto la pistola verso sé stesso, premendo il grilletto.
Quando i soccorsi sono giunti sul posto, chiamati dal personale sanitario in stato di shock, per la coppia non c’era già più nulla da fare. I sanitari non hanno potuto far altro che constatare il decesso di entrambi. Le indagini sono ora in mano ai carabinieri della compagnia di Gallarate e del comando provinciale di Varese, sotto il coordinamento della Procura.
Una coppia anziana al centro del dramma: si indaga sulle motivazioni
Le prime informazioni confermano che si trattava di una coppia di anziani. La donna era ricoverata da alcuni giorni nella struttura sanitaria, ma non è ancora chiaro se soffrisse di patologie gravi o terminali. Proprio questo dettaglio potrebbe essere decisivo nella ricostruzione dei motivi alla base del gesto estremo.
Secondo fonti vicine agli inquirenti, non vi sarebbero al momento elementi che farebbero pensare a precedenti episodi di maltrattamenti o violenza domestica. Piuttosto, l’ipotesi che prende piede è quella di un gesto dettato dalla disperazione, forse dalla volontà del marito di porre fine a una sofferenza considerata insopportabile. Tuttavia, tutte le piste restano aperte.
L’ospedale sotto shock, massima attenzione alla sicurezza
L’intera struttura ospedaliera è sotto shock. Il personale sanitario, testimone diretto della tragedia, è stato supportato da psicologi e assistenti. L’episodio ha riacceso il dibattito sulla sicurezza all’interno delle strutture sanitarie, dove la presenza di armi dovrebbe essere assolutamente impossibile.
Il nosocomio ha subito attivato tutte le procedure previste per casi di emergenza e ha collaborato con le forze dell’ordine per facilitare i rilievi e la raccolta delle testimonianze. Saranno determinanti le immagini delle telecamere interne per capire come l’uomo sia riuscito a introdurre l’arma in ospedale.
Un’intera comunità colpita dal dolore
Angera, che conta meno di seimila abitanti, è una comunità scossa e incredula. Il fatto che un gesto così estremo sia avvenuto in un luogo dedicato alla cura e alla vita rende tutto ancora più tragico. Nei prossimi giorni, si attendono aggiornamenti sulle indagini e l’identità completa della coppia, i cui nomi non sono ancora stati resi noti.