Donald Trump

Guerra in Israele, Trump spinge per una tregua a Gaza: Netanyahu rinvia la decisione. Crescono le vittime

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Written by Irene Vitturri

30 Giugno 2025

📍 Luogo: Usa

Prosegue senza sosta la guerra nella Striscia di Gaza, mentre si intensificano le pressioni internazionali per un cessate il fuoco. Il presidente degli Usa, Donald Trump, ha lanciato un nuovo appello a Israele e Hamas affinché venga raggiunto un accordo di tregua entro sette giorni. Tuttavia, una riunione cruciale del gabinetto di guerra israeliano, tenutasi nelle ultime ore, si è conclusa senza un’intesa definitiva. La decisione rimandata a oggi.

Nel frattempo, i bombardamenti su Gaza non si fermano: solo nelle ultime 24 ore si contano 85 morti, secondo quanto riferito dal Ministero della Salute di Hamas. Da inizio conflitto, le vittime avrebbero superato 56.500 persone, segnando una delle crisi umanitarie più gravi degli ultimi decenni.

Trump accelera per la tregua: “Serve un accordo entro una settimana”

Secondo fonti americane, Trump ha intensificato il pressing sul governo israeliano affinché si arrivi a una tregua rapida con Hamas, da siglare entro una settimana. Il presidente Usa considera l’accordo “fondamentale per la stabilità dell’area” e si è detto favorevole a una soluzione umanitaria immediata, anche per favorire il transito degli aiuti e ridurre le vittime civili.

Trump ha inoltre avvertito che l’Iran sarebbe “a poche settimane dalla bomba atomica”, rilanciando i timori sulla possibile escalation regionale se il conflitto tra Israele e Hamas dovesse protrarsi senza mediazioni efficaci.

Israele prende tempo: Netanyahu non decide

In Israele, tuttavia, la linea di Trump non trova ancora un appoggio netto. La riunione del gabinetto di guerra, che si è svolta nella serata di ieri, non ha prodotto alcuna decisione ufficiale, ed è stata aggiornata a oggi, lasciando sospesa l’ipotesi di una tregua.

Benjamin Netanyahu, premier israeliano, viene accusato da Hamas di porre condizioni “impossibili” alla firma dell’accordo. Tuttavia, nonostante la rigidità israeliana, Hamas si è detta disposta a negoziare, accettando l’iniziativa di mediazione offerta dall’intelligence turca.

Trump spinge per la tregua – La mediazione della Turchia e l’intervento dell’Onu

Secondo fonti diplomatiche, la Turchia avrebbe proposto un piano umanitario di emergenza che prevede la fornitura di aiuti sanitari e alimentari a Gaza, devastata dai raid aerei. I capi politici di Hamas avrebbero dato via libera all’iniziativa, pur in assenza di garanzie formali da parte israeliana.

In parallelo, è attesa oggi una riunione urgente all’Onu sul dossier Gaza, con l’obiettivo di esercitare una maggiore pressione diplomatica su Israele e favorire un cessate il fuoco almeno temporaneo per agevolare l’ingresso degli aiuti umanitari nella Striscia.

Un bilancio sempre più drammatico

La situazione sul terreno si fa ogni giorno più critica. I raid israeliani continuano a colpire Gaza con una frequenza devastante, e nelle ultime 24 ore sono morte almeno 85 persone, secondo i dati forniti da Hamas. Le vittime civili restano altissime e le infrastrutture sono ormai allo stremo.

Dall’inizio del conflitto, esploso il 7 ottobre 2023, si parla di oltre 56.500 morti a Gaza. Una catastrofe umanitaria che ha spinto numerose organizzazioni internazionali a chiedere una tregua immediata, per evitare ulteriori spargimenti di sangue.

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