Caso Garlasco

Delitto di Garlasco, analizzati tre tamponi di Chiara Poggi: uno mai esaminato prima. Il legale: «Verificheremo anche il Dna sull’Estathé»

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Written by Irene Vitturri

4 Luglio 2025

📍 Luogo: Garlasco

Nel quadro dell’incidente probatorio in corso alla Questura di Milano, legato al nuovo filone di indagini sull’omicidio di Chiara Poggi, emergono elementi finora mai analizzati. Il 4 luglio, gli investigatori e i consulenti delle parti danno il via alle nuove campionature genetiche, esaminando tre tamponi riconducibili a Chiara Poggi, uno dei quali mai analizzato nei precedenti accertamenti.

Delitto Garlasco, le nuove analisi genetiche: tamponi, tracce di sangue e un frammento di pelo

Tra le prove oggetto di approfondimento anche due o tre tracce ematiche tra le oltre cento raccolte nel 2007. All’epoca non avevano fornito risultati significativi. Inoltre, i consulenti stanno esaminando tre tracce presenti su un frammento del tappetino del bagno dove fu trovato il corpo di Chiara: una è sicuramente compatibile con il DNA della vittima, mentre le altre restano da chiarire.

Parallelamente, sarà analizzato anche un frammento di pelo o capello trovato nei rifiuti, mentre nessun nuovo accertamento è previsto su un cucchiaino già in passato attribuito a Chiara.

Delitto Garlasco, Andrea Sempio: «Mi auguro non si ripetano errori»

Al centro dell’attenzione c’è il nuovo indagato, Andrea Sempio, il quale – come riferito dalla sua legale Angela Taccia – si dichiara «tranquillo compatibilmente con la situazione» e spera che «non siano commessi nuovi errori», come accaduto nelle indagini precedenti. «Le inchieste giudiziarie – ha sottolineato la difensora – incidono pesantemente sulla vita delle persone, e per questo ogni passaggio fatto con la massima correttezza».

La difesa di Stasi: focus sull’impronta e sul Dna sotto le unghie

Dal lato della difesa di Alberto Stasi, già condannato in via definitiva per l’omicidio di Chiara Poggi, l’avvocata Giada Bocellari ha confermato l’intenzione di depositare una consulenza autonoma. In particolare, i legali intendono chiarire la questione dell’impronta 33, che secondo la difesa di Sempio sarebbe erroneamente attribuita. «Non so cosa abbiano scritto – ha dichiarato Bocellari – ma ricordo la professionalità dei consulenti della Procura». L’aspetto centrale, ha aggiunto, resta l’analisi del DNA sotto le unghie di Chiara, che rappresenta il nodo principale dell’incidente probatorio.

La questione Estathé: il Dna di Stasi sulla cannuccia

A riaccendere la polemica è stato l’avvocato della famiglia Poggi, Gian Luigi Tizzoni, che ha sottolineato come il DNA di Alberto Stasi sia stato rinvenuto sulla cannuccia di una confezione di Estathé trovata nella spazzatura dell’abitazione. Un dato che – secondo il legale – dimostrerebbe che Stasi si trovava con Chiara quella mattina e che avrebbe addirittura fatto colazione insieme a lei.

«Ci auguriamo più correttezza – ha dichiarato Tizzoni – e che non si ripetano situazioni incresciose. Se il DNA è stato trovato su quell’Estathé, bisognava informare subito i periti, non comunicarlo attraverso i media. Faremo tutte le verifiche necessarie».

risultati delle nuove analisi saranno disponibili nei prossimi giorni. Potrebbero contribuire a chiarire ulteriormente un caso ancora oggi al centro del dibattito giudiziario e mediatico.

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