📍 Luogo: Milano
Un drammatico episodio ha scosso la quiete del quartiere Corvetto a Milano nella mattinata di martedì 9 luglio. Intorno alle 8:30, Davide Pasqualini, 44 anni, si è lanciato nel vuoto dall’ottavo piano di un condominio situato in via Scheiwiller. Poco dopo, nel suo appartamento, gli agenti della polizia hanno trovato il corpo della madre, Giovanna Brusoni, 73 anni, uccisa con numerose ferite da arma da taglio. Gli inquirenti lavorano sull’ipotesi di omicidio-suicidio.
Il volo dall’ottavo piano e un gesto che appare lucido
Secondo una prima ricostruzione, Davide Pasqualini si sarebbe recato all’ottavo piano dello stabile, in una zona condominiale accessibile, e da lì si sarebbe gettato nel vuoto. A fianco della finestra da cui si è lanciato è stata trovata una sedia, con sopra un paio di occhiali, un dettaglio che farebbe pensare a un atto lucido e premeditato. L’uomo viveva al secondo piano dello stesso edificio insieme alla madre.
La scoperta del corpo di Giovanna Brusoni
Subito dopo il tragico gesto, le volanti della Polizia e il personale medico del 118 sono intervenuti sul posto. Gli agenti, entrati nell’appartamento condiviso da madre e figlio, hanno trovato il corpo senza vita di Giovanna Brusoni, colpita da diverse ferite da taglio, probabilmente inferte con un coltello da cucina. Nessun segno di effrazione è stato riscontrato, e al momento non emergono elementi che facciano pensare alla presenza di terzi.
Le indagini: la Procura segue l’ipotesi dell’omicidio-suicidio
Sul luogo del duplice dramma stanno operando gli agenti della Polizia Scientifica, impegnati nei rilievi sia all’interno dell’abitazione che nel punto da cui l’uomo si è gettato. Le indagini sono coordinate dalla pm Alessia Menegazzo della Procura di Milano. L’ipotesi principale resta quella dell’omicidio-suicidio, ma si attendono le analisi autoptiche e forensi per ricostruire con precisione l’orario del decesso della donna e l’esatta sequenza degli eventi.
Un contesto familiare senza precedenti di violenza
Dalle prime informazioni raccolte, non risultano denunce o segnalazioni pregresse per violenze domestiche all’interno del nucleo familiare. I vicini di casa descrivono madre e figlio come persone tranquille e riservate, che non avevano mai dato adito a preoccupazioni particolari. Gli investigatori stanno ora cercando di comprendere se vi siano stati eventuali segnali premonitori, elementi di fragilità psicologica o crisi familiari che possano aver portato a questa escalation di violenza.
Sgomento tra i residenti del quartiere
Nel quartiere Corvetto, dove si trova il palazzo di via Scheiwiller, si respira sconcerto e dolore. L’intera comunità è rimasta sotto choc per l’accaduto. “Sembravano una famiglia normalissima”, raccontano alcuni residenti. La tragedia ha lasciato un senso di vuoto e di inquietudine tra chi conosceva, anche solo di vista, Davide Pasqualini e Giovanna Brusoni.
Mentre si attendono gli sviluppi delle indagini, resta il dolore per due vite spezzate in circostanze drammatiche e ancora avvolte dal mistero.