📍 Luogo: Calvizzano
Una tragedia che ha sconvolto Calvizzano e Mugnano. Emanuele Palma, 15 anni appena compiuti, è deceduto nella serata di ieri dopo due giorni di lotta tra la vita e la morte. Il ragazzo era rimasto coinvolto in un incidente stradaleavvenuto lungo corso Italia, nei pressi di Villa dei Fiori a Mugnano, mentre viaggiava in sella al suo scooter.
Quando i soccorritori sono giunti sul posto, Emanuele si trovava a terra in condizioni critiche. Immediato il trasferimento in ospedale, dove i medici hanno fatto il possibile per salvargli la vita. Ma le ferite riportate si sono rivelate troppo gravi. Dopo due giorni di ricovero in prognosi riservata, il giovane è morto, lasciando un’intera comunità nello sconforto.
I genitori contestano la ricostruzione: “Non può essere caduto da solo”
Secondo una prima ipotesi ufficiale, Emanuele avrebbe perso il controllo del mezzo da solo, senza il coinvolgimento di altri veicoli. Tuttavia, questa versione non convince i familiari, che chiedono con forza una ricostruzione più accurata dell’accaduto.
«Non può essere caduto da solo, non con ferite del genere», hanno dichiarato i genitori distrutti dal dolore. Secondo la famiglia, infatti, l’impatto avrebbe potuto coinvolgere un’automobile che potrebbe non essersi fermata, oppure travolgere il ragazzo a terra dopo una prima caduta.
Un’ipotesi che sta spingendo la Polizia Municipale di Mugnano ad approfondire le indagini, analizzando le immagini delle telecamere di sorveglianza della zona e i rilievi effettuati sul luogo dell’incidente, nella speranza di trovare elementi utili che possano confermare o smentire la presenza di un altro veicolo.
La comunità sotto shock: un dolore che chiede giustizia
La morte di Emanuele ha provocato un’ondata di commozione e rabbia. Era un ragazzo conosciuto e amato, solare, con tanti sogni nel cassetto. Sui social si moltiplicano i messaggi di cordoglio, mentre gli amici e i coetanei si stringono alla famiglia con fiaccolate e pensieri commossi.
Nel frattempo, il Corpo della Polizia Municipale ha acquisito le immagini disponibili nella zona e sta raccogliendo testimonianze utili a far luce su quanto accaduto. La priorità ora è stabilire la verità, capire se davvero si sia trattato di una perdita autonoma di controllo o se qualcuno possa avere responsabilità dirette o indirette nella tragedia.
La salma del ragazzo potrebbe essere sottoposta ad autopsia, qualora la Procura di Napoli Nord lo ritenesse necessario ai fini delle indagini. I genitori, intanto, attendono risposte: «Nostro figlio merita giustizia. Le sue ferite non sono quelle di una semplice caduta. Qualcuno sa, qualcuno ha visto».