Dazi Usa al 30% dal 1° agosto: l’Ue pronta a reagire se non ci sarà un accordo equo

Dazi Usa al 30% dal 1° agosto, Ue: “Intesa equa o pronti a reagire”

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Written by Irene Vitturri

14 Luglio 2025

📍 Luogo: Usa

È scontro commerciale tra Stati Uniti e Unione Europea. Dal prossimo 1° agosto 2025, scatteranno nuovi dazi doganali del 30% imposti da Washington sui prodotti europei. Una decisione unilaterale annunciata dal presidente Donald Trump tramite una lettera inviata alle istituzioni Ue, che ha immediatamente scatenato la reazione di Bruxelles.

A guidare la risposta europea è il ministro degli Esteri danese Lars Lokke Rasmussen, attuale presidente di turno del Consiglio dell’Unione, che ha dichiarato: “Vogliamo un accordo, ma deve essere un accordo equo. Se ci troveremo di fronte a dazi ingiustificati, dobbiamo essere pronti a reagire”. Rasmussen ha ribadito l’importanza dell’unità tra i Ventisette, sottolineando che la coesione sarà l’arma politica e diplomatica più importante dell’Europa.

Dazi Usa – Sefcovic: “Delusi dalla decisione Usa, ma pronti a reagire”

Dura anche la presa di posizione del commissario europeo al Commercio, Maros Sefcovic, che ha espresso “rammarico e delusione” per la mossa americana, ritenuta ingiustificata soprattutto alla luce delle trattative già in corso tra le due potenze economiche.

“L’incertezza attuale non può durare all’infinito”, ha affermato Sefcovic, aggiungendo che l’Ue è pronta ad adottare misure proporzionate e ponderate per ripristinare l’equilibrio nelle relazioni transatlantiche. Il commissario ha precisato che oggi stesso si terranno nuovi colloqui con le controparti statunitensi, mantenendo però ferma la posizione europea.

Ue: sul tavolo ritorsioni per oltre 90 miliardi

Nonostante il tentativo di mantenere aperta la via del dialogo, Bruxelles ha già preparato un pacchetto di contromisure che potrebbe entrare in vigore nel caso in cui i dazi americani non vengano ritirati. Si tratta di sanzioni per oltre 90 miliardi di euro, suddivise in tre pacchetti distinti:

  • Il primo, da 21 miliardi, già approvato e sospeso in attesa degli sviluppi sui dazi Usa su acciaio e alluminio.
  • Il secondo, da circa 72 miliardi, pensato come reazione generale alle tariffe “universali” proposte da Trump.
  • Il terzo, attualmente in valutazione, che includerebbe limitazioni all’export di rottami di alluminio verso gli Stati Uniti, un settore di grande interesse per l’economia americana.

La sfida è aperta, ma l’Ue resta ancorata al negoziato

Nonostante il clima di alta tensione, l’Unione Europea non vuole rinunciare al confronto. Lo stesso Sefcovic ha chiarito: “Non possiamo immaginare di abbandonare il tavolo delle trattative senza un serio tentativo”. La priorità di Bruxelles rimane infatti quella di raggiungere un’intesa negoziale che possa garantire stabilità, cooperazione e reciprocità commerciale nel lungo periodo.

Tuttavia, qualora il dialogo dovesse fallire, l’Ue è pronta a tutelare le sue imprese e i suoi lavoratori, reagendo con fermezza ma senza alimentare una guerra commerciale.

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