📍 Luogo: Campania
Cirielli contro l’alleanza Pd-M5S alle Regionali Campania 2025: «Patto incoerente costruito per conservare le poltrone»
Monta la tensione politica in Campania in vista delle elezioni regionali d’autunno: Edmondo Cirielli, viceministro degli Esteri e probabile candidato del centrodestra, attacca duramente l’alleanza tra Pd e M5S, definendola «incoerente» e finalizzata soltanto a salvare le poltrone.
Cirielli: «Alleanza Pd-M5S priva di credibilità»
Nel corso di un evento a Ercolano dedicato alla memoria di Paolo Borsellino, Cirielli ha definito «irrilevante» il patto tra Partito Democratico e Movimento 5 Stelle, sottolineandone l’incoerenza: «Si sono insultati per anni, ora si uniscono per non perdere potere. Raccoglieremo tutte le loro frasi contro De Luca e viceversa».
La corsa del centrodestra e la candidatura di Cirielli
Il nome di Cirielli, indicato dal partito a livello regionale, resta in pole per guidare la coalizione: «Ho dato la mia disponibilità, ma non è una battaglia personale. Valuteremo anche i sondaggi, per capire quale profilo è il più apprezzato dagli elettori».
Gli attacchi a De Luca e al centrosinistra
Nel mirino del viceministro anche l’attuale governance regionale: «Serve una svolta dopo anni di gestione opaca, lo dicono le inchieste della Corte dei Conti. Il cambiamento in Campania è possibile solo con il centrodestra».
Zinzi (Lega): «Patto destinato a fallire»
Dello stesso tono anche Gianpiero Zinzi, deputato della Lega e coordinatore regionale: «Quello tra Pd e M5S è un patto instabile e destinato al fallimento. Il centrodestra si opporrà per ridare dignità alla Campania».
Iannone: «Legge elettorale vergognosa»
Il sottosegretario Antonio Iannone (FdI) ha infine attaccato la nuova legge elettorale regionale, impugnata dal Consiglio dei ministri: «Un provvedimento che esclude i sindaci dalla corsa, frutto di un baratto tra De Luca e i suoi consiglieri. L’Anci dovrebbe ora difendere i sindaci in tribunale».
Il nodo elezioni e candidabilità
Ad aggravare il quadro, la mancanza di una data ufficiale per le elezioni regionali e l’incertezza sulle regole di candidabilità per i primi cittadini. «Ogni giorno che passa aumenta la confusione – ha concluso Iannone – e si moltiplicano gli effetti nefasti del governo De Luca».