bonus casa

Bonus casa in scadenza: cosa cambia nel 2025 e cosa sparirà dal 2026

User avatar placeholder
Written by Irene Vitturri

26 Luglio 2025

Il 2025 si conferma un anno decisivo per chi intende ristrutturare casa usufruendo delle agevolazioni fiscali oggi disponibili. Molti bonus casa sono in scadenza o subiranno modifiche significative dal 2026, con riduzioni delle detrazioni e la fine di alcuni contributi come il bonus mobili. La circolare 8/E dell’Agenzia delle Entrate ha fatto chiarezza sul nuovo assetto normativo dopo l’ultima legge di Bilancio, delineando una netta distinzione tra ciò che resterà, ciò che cambierà e ciò che scomparirà.

Bonus ristrutturazioni: nel 2025 ancora al 50% ma con vincoli

Nel corso del 2025, chi effettua lavori di ristrutturazione sulla prima casa può ancora beneficiare di una detrazione fiscale pari al 50% delle spese sostenute. Tuttavia, dal 1° gennaio 2026, l’aliquota tornerà al regime ordinario del 36%, lo stesso che verrà applicato anche agli interventi sugli immobili che non sono prima casa. Per questi ultimi, l’aliquota rimane del 36% anche nel 2025, ma scenderà al 30% dal 2026.

Una novità rilevante riguarda il vincolo di residenza: per poter accedere alla detrazione maggiorata del 50%, l’immobile deve diventare abitazione principale entro la fine dei lavori. Questo requisito si applica anche a pertinenze come garage e cantine e agli interventi sulle parti comuni dei condomìni, ma solo per la quota spettante ai proprietari residenti.

Bonus mobili 2025: ultima occasione per usufruirne

Il bonus mobili ed elettrodomestici sopravvivrà solo fino al 31 dicembre 2025. Resterà attivo con una detrazione del 50% su una spesa massima di 5.000 euro, ma non sarà rifinanziato per il 2026. La condizione essenziale per ottenerlo è che l’acquisto dei mobili sia collegato a una ristrutturazione edilizia avviata nel 2025 o in anni precedenti.

Stop alle agevolazioni per le caldaie a gas

In linea con le direttive europee sull’efficienza energetica, dal 1° gennaio 2025 non sono più agevolabili gli interventi che prevedono la sostituzione di impianti a combustibili fossili, comprese le caldaie a condensazione. Le spese sostenute entro il 31 dicembre 2024 sono comunque detraibili, anche se i lavori proseguono nel 2025. Le agevolazioni si concentrano ora su tecnologie a basso impatto ambientale come pompe di calore, sistemi ibridi, generatori a biomassa e microgeneratori.

Bonus barriere architettoniche: confermato per il 2025, incerto per il 2026

Nel 2025 resta attivo anche il bonus barriere architettoniche, che prevede una detrazione fino al 75% delle spese per interventi volti a migliorare l’accessibilità, come ascensori, piattaforme elevatrici, servoscala e infissi più accessibili. Tuttavia, non è ancora previsto un rifinanziamento per il 2026: chi vuole usufruirne ha tempo fino al 31 dicembre 2025.

Superbonus: solo per pochi e con aliquota ridotta

Il Superbonus 110% è ormai una misura residuale. Nel 2025 resta attivo solo per soggetti specifici come condomini, onlus, associazioni di volontariato (OdV) e associazioni di promozione sociale, e con aliquota ridotta al 65%. Per accedere al beneficio è necessario che entro il 15 ottobre 2024 siano state presentate la CILA e l’eventuale delibera assembleare.

Inoltre, la detrazione dovrà essere ripartita in dieci rate annuali. Non è più possibile avvalersi dello sconto in fattura o della cessione del credito, strumenti ormai abrogati.

Image placeholder

41esimoparallelo.it, testata online che racconta in tempo reale i fatti più rilevanti dall’Italia e dal mondo. Ogni giorno approfondiamo cronaca, attualità, politica e società con un’informazione chiara, veloce e accessibile a tutti.