Il 2025 si conferma un anno decisivo per chi intende ristrutturare casa usufruendo delle agevolazioni fiscali oggi disponibili. Molti bonus casa sono in scadenza o subiranno modifiche significative dal 2026, con riduzioni delle detrazioni e la fine di alcuni contributi come il bonus mobili. La circolare 8/E dell’Agenzia delle Entrate ha fatto chiarezza sul nuovo assetto normativo dopo l’ultima legge di Bilancio, delineando una netta distinzione tra ciò che resterà, ciò che cambierà e ciò che scomparirà.
Bonus ristrutturazioni: nel 2025 ancora al 50% ma con vincoli
Nel corso del 2025, chi effettua lavori di ristrutturazione sulla prima casa può ancora beneficiare di una detrazione fiscale pari al 50% delle spese sostenute. Tuttavia, dal 1° gennaio 2026, l’aliquota tornerà al regime ordinario del 36%, lo stesso che verrà applicato anche agli interventi sugli immobili che non sono prima casa. Per questi ultimi, l’aliquota rimane del 36% anche nel 2025, ma scenderà al 30% dal 2026.
Una novità rilevante riguarda il vincolo di residenza: per poter accedere alla detrazione maggiorata del 50%, l’immobile deve diventare abitazione principale entro la fine dei lavori. Questo requisito si applica anche a pertinenze come garage e cantine e agli interventi sulle parti comuni dei condomìni, ma solo per la quota spettante ai proprietari residenti.
Bonus mobili 2025: ultima occasione per usufruirne
Il bonus mobili ed elettrodomestici sopravvivrà solo fino al 31 dicembre 2025. Resterà attivo con una detrazione del 50% su una spesa massima di 5.000 euro, ma non sarà rifinanziato per il 2026. La condizione essenziale per ottenerlo è che l’acquisto dei mobili sia collegato a una ristrutturazione edilizia avviata nel 2025 o in anni precedenti.
Stop alle agevolazioni per le caldaie a gas
In linea con le direttive europee sull’efficienza energetica, dal 1° gennaio 2025 non sono più agevolabili gli interventi che prevedono la sostituzione di impianti a combustibili fossili, comprese le caldaie a condensazione. Le spese sostenute entro il 31 dicembre 2024 sono comunque detraibili, anche se i lavori proseguono nel 2025. Le agevolazioni si concentrano ora su tecnologie a basso impatto ambientale come pompe di calore, sistemi ibridi, generatori a biomassa e microgeneratori.
Bonus barriere architettoniche: confermato per il 2025, incerto per il 2026
Nel 2025 resta attivo anche il bonus barriere architettoniche, che prevede una detrazione fino al 75% delle spese per interventi volti a migliorare l’accessibilità, come ascensori, piattaforme elevatrici, servoscala e infissi più accessibili. Tuttavia, non è ancora previsto un rifinanziamento per il 2026: chi vuole usufruirne ha tempo fino al 31 dicembre 2025.
Superbonus: solo per pochi e con aliquota ridotta
Il Superbonus 110% è ormai una misura residuale. Nel 2025 resta attivo solo per soggetti specifici come condomini, onlus, associazioni di volontariato (OdV) e associazioni di promozione sociale, e con aliquota ridotta al 65%. Per accedere al beneficio è necessario che entro il 15 ottobre 2024 siano state presentate la CILA e l’eventuale delibera assembleare.
Inoltre, la detrazione dovrà essere ripartita in dieci rate annuali. Non è più possibile avvalersi dello sconto in fattura o della cessione del credito, strumenti ormai abrogati.