Separazione delle carriere

Nordio ammette il cambio di rotta sulla separazione delle carriere: “Nel ’95 capii che stavamo esagerando”

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Written by Redazione

26 Luglio 2025

Carlo Nordio e la separazione delle carriere: il ministro spiega perché ha cambiato idea dopo un’inchiesta a Venezia e commenta il documento del 1994 diffuso dall’Anm.

Il ministro della Giustizia Carlo Nordio ha risposto alle polemiche sollevate dall’Associazione nazionale magistrati (Anm), che ha reso pubblico un documento del 1994 in cui lo stesso Nordio, all’epoca pubblico ministero, si dichiarava contrario alla separazione delle carriere. Oggi, da ministro, spiega come e perché abbia cambiato opinione su un tema così divisivo per la giustizia italiana.

Nordio: “Capii che si stava esagerando”

Durante un’intervista, Nordio ha ricordato l’episodio che lo portò a rivedere le sue posizioni: “Ero contro la separazione delle carriere perché volevo una magistratura compatta, in un’epoca segnata da stragi e Tangentopoli. Poi, durante un’indagine a Venezia, un indagato si suicidò. In quel momento capii che si stava esagerando, e nel 1995 cambiai idea”.

Il documento del 1994 e la replica all’Anm

L’Anm ha pubblicato una lettera firmata da Nordio il 3 maggio 1994, quando era magistrato a Venezia. Nel documento, inviato via fax all’associazione, l’attuale ministro dichiarava di essere “contrario alla divisione delle carriere dei magistrati con funzioni requirenti e con funzioni giudicanti”. La pubblicazione ha riacceso il dibattito politico e mediatico.

La posizione di Nordio: “Non sono l’unico ad aver cambiato idea”

Nordio ha replicato affermando che non è stato l’unico tra magistrati, politici e giornalisti ad aver modificato nel tempo la propria opinione. “Tre anni dopo firmai un articolo in cui dissi che stavamo esagerando e che servivano riforme radicali. Da allora, non ho più cambiato idea”, ha detto il ministro.

L’epoca delle stragi e Tangentopoli: una magistratura sotto attacco

All’epoca, Nordio era oggetto di forti pressioni da parte della politica per aver arrestato esponenti di spicco della Democrazia Cristiana e del Partito Socialista. Il contesto giustificava, secondo lui, la necessità di un corpo giudiziario coeso e compatto.

“Firmai convinto, ma con il tempo compresi l’errore”

Il ministro ha sottolineato come il suo primo rifiuto alla separazione fosse coerente con il contesto storico. Tuttavia, l’esperienza sul campo e gli eventi drammatici vissuti gli fecero maturare un pensiero diverso. “Da magistrato ero contrario, da ministro sono favorevole”, ha spiegato con chiarezza.

Anm: “Più potere all’esecutivo, preoccupazioni anche in Europa”

Il tema resta altamente controverso. L’Anm ha criticato il disegno di legge Nordio, sostenendo che rischia di accentrare il potere nell’esecutivo, generando preoccupazioni anche a livello europeo.

Il disegno di legge porta il nome di Nordio

Oggi Carlo Nordio è il principale promotore della riforma costituzionale per la separazione delle carriere. Un’iniziativa coerente con il suo pensiero attuale, ma che porta con sé anche il peso di un passato che torna ciclicamente alla ribalta del dibattito pubblico.

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