Evelinndel Moori Chamorro morte Genova indagine

Cade dalle scale e muore a 30 anni: «Picchiata brutalmente e scaraventata dalla balaustra». Indagato il compagno. L’autopsia rivela nuove fratture

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Written by Redazione

3 Settembre 2025

📍 Luogo: Genova

Un dramma sconvolge Genova, nel quartiere di San Martino, dove la notte tra domenica e lunedì 1 settembre ha perso la vita Evelinndel Moori Chamorro, cittadina peruviana di 30 anni. La giovane è precipitata dal sesto piano della palazzina in cui viveva con il compagno, dopo una lite avvenuta nell’abitazione.

Le circostanze restano avvolte nel mistero, ma la madre della vittima ha escluso l’ipotesi di suicidio: «Mia figlia non si è buttata, era l’unica che portava soldi a casa. Lui li usava per le serate che animava».

L’autopsia: più fratture del previsto

L’esame autoptico, condotto il 2 settembre dal medico legale Davide Bedocchi, ha rivelato che Evelinndel presentava più fratture rispetto a quelle inizialmente riscontrate sul luogo della tragedia. Non solo una gamba e alcune costole rotte, ma anche altre lesioni compatibili con una violenta aggressione.

Questi elementi rafforzano l’ipotesi che la giovane sia stata picchiata brutalmente e poi scaraventata oltre la balaustra.

L’inchiesta e l’indagato

Il compagno, Marlo Stephano V. C., è stato iscritto nel registro degli indagati con l’accusa di omicidio preterintenzionale. La sua versione, tuttavia, non convince gli inquirenti. Secondo quanto riferito dall’uomo, la compagna gli avrebbe detto: «Se non torni mi butto». Poi, sempre stando al suo racconto, sarebbe caduta accidentalmente nella tromba delle scale.

Gli investigatori della Squadra Mobile, coordinati dal pm Giuseppe Longo, stanno verificando ogni dettaglio e ricostruendo la dinamica attraverso testimonianze e rilievi.

La voce della madre

Dolore e rabbia nelle parole della madre di Evelinndel: «Era una gran lavoratrice, amabile. Voleva solo che il compagno si occupasse delle bambine, ma lui pensava solo a se stesso. Domenica era uscito a giocare a calcetto e non si era occupato della famiglia. Le bambine non volevano stare in quella casa».

La donna ha aggiunto che spesso i litigi erano legati alla presenza dei familiari del compagno nell’appartamento. Evelinndel, arrivata in Italia nel 2017, lavorava come badante e proprio lunedì sarebbe dovuta tornare al lavoro.

Una morte che chiede verità

La morte di Evelinndel Moori Chamorro resta un caso aperto. L’autopsia ha evidenziato elementi che potrebbero cambiare radicalmente l’inchiesta. La famiglia chiede giustizia e verità, mentre gli inquirenti proseguono le indagini per stabilire se la caduta sia stata davvero accidentale o l’epilogo di una violenza domestica.

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